La risaia e la collina di Oscar Luigi Scalfaro

La risaia e la collina di Oscar Luigi Scalfaro

“Ho una gratitudine per ciò che questa città con il suo popolo mi ha insegnato. Dalla piana quando la risaia si inonda di acqua perché il riso ne ha bisogno e le albe, i tramonti hanno delle luci incredibili, alla collina fertile, ai monti più alti che svettano, ai laghi tranquilli e a volte burrascosi ma pieni di fascino, ogni palmo risente, rintocca, riporta in me sentimenti d’amore”. Queste parole sono del nono Presidente della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro, che le pronunciò a Novara, sua città natale e di residenza, nel 1992, poche settimane dopo l’elezione a Capo dello Stato. Era il saluto alla sua città e alla sua terra, cui rimase sempre fortemente legato. Sono trascorsi esattamente cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 29 gennaio a Roma. Oscar Luigi Scalfaro riposa nella tomba di famiglia al cimitero di Cameri (Novara), accanto alla moglie Mariannuzza Inzitari. C’è un altro paese delò Novarese, Borgolavezzaro, quasi immerso in quella risaia che si inonda di acqua, che ha sempre avuto con lui un rapporto speciale d’affetto, ricambiato. Al punto da tributargli il ricnoscimento dicittadino onorario. Con l’ultimo comune a Sud del Novarese, ai confini con la Lomellina, Scalfaro aveva intessuto una relazione che manteneva viva attraverso visite periodiche, prima durante e dopo il settennato al Quirinale. Era partita con il sindaco Gino Radice, proseguita con Luigi Lovati, Elisabetta Rampi- E anche dopo la scomaprsa, con l’attuale primo cittadino Annalisa Achilli, che ha accolto la proposta del suo primo predecessore, Gino Radice. La vigilia del quinto anniversairo della morte infatti è stata celebrata una messa di suffragio nelal chiesa parrocchiale antonelliana, presenti famigliari, un nutrito gruppo di conoscenti, amici. In prima fila il nipote Paolo Cattaneo, oggi presidnete dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara. A Borgolavezzaro, dove il terzo Presidente della Repubblica piemontese (dopo Einaudi e Saragat) era di casa, a cominciare dal lovcale dove incontrava amici e simpatizanti (ribattezzata in trattoria del Presidente) la storia continua. (g. f. q.)

 

 

Nella foto: Oscar Luigi Scalfaro durante una visita alla casa di riposo di Borgolavezzaroscalfaro1

 

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