Leonardi: Banco strategico, ma chiediamo velocità. Castagna: siamo con voi (photogallery)

Leonardi: Banco strategico, ma chiediamo velocità. Castagna: siamo con voi (photogallery)

di Gianfranco Quaglia

SAM_4247L’assemblea di Banco Bpm non è solo un atto dovuto per l’esame e l’approvazione del bilancio (a larghissima maggioranza) ma un momento di confronto fra gli azionisti, il mondo dell’imprenditoria, la banca, il territorio. Fra le voci degli interventi da sottolineare quella di Fabio Leonardi, amministratore delegato di Igor Gorgonzola, leader nel settore dell’agroalimentare caseario, che a Milano (sede dell’assemblea) ha parlato anche in rappresentanza dell’Associazione Industriali di Novara, portando il senso e le attese dell’imprenditoria del Nordovest e ha il punto della situazione in un momento di svolta del rapporto fra imprese e credito. “Una svolta epocale dopo la fusione – ha detto Leonardi – dalla quale noi ci aspettiamo molto. Il ministro Calenda ha approvato misure che non ci fanno sentire soli, come l’eccezionalità della comulabilità dei Piani di sviluppo rurale, che hanno dato gtrande slancio; poi gli accordi di filiera. Questi progetti danno slancio al settore e da qui deriva la richiesta all’ad del Banco, Castagna, di percepire i bisogni. Per noi il rapporto con Banco Bpm è essenziale, perché lo riteniamo un istituto del territorio. Voi siete strategici per noi e noi per voi. Ciò che contano di più è la quotidianità nei rapporti e la velocità delle risposte. Quando le nostre aziende ricevono una mail dal Giappone per un dopo 24 ore ci chiedono la risposta”.

La risposta dell’ad Giuseppe Castagna: “Le Piccole medie imprese sono il nostro focus. Su 900 mila clienti affidati 830 hanno affidamenti attorno ai 250 mila euro. Siano insintonia con quanto chiede Leonardi sulla richiesta di vleocità. La nostra organizzazione territoriale è attrezzata per rispondere e rafforzare il suo messaggio di serietà e responsabilità”.

Un appello alla politica. “Abbiamo bisogno di un govenro che faccia tornare il Paese a livello europeo, non avere un governo significa rimanere indietro, le battaglie di Confindustria sono anche le nostre. Il nostro titolo è uno dei migliori (24,5% di crescita e quest’anno già il 9%) e sarà ancora meglio quando le ansie saranno venute meno”.

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