Francese presidente Industrie risiere: a Bruxelles chiedo una risposta chiara

Mario Francese, di Vercelli, amministratore unico di Euricom (il colosso della raffinazione del riso) è il nuovo presidente dell’Airi (Associazione industrie risiere italiane). Subentra a Mario Preve, presidente di Riso Gallo, che lascia il mandato dopo una presidenza di 13 anni. L’avvicendamento, deciso durante l’ultima assemblea, prevede anche una nuova composizione del Cda: Giovanni Vignola (vicepresidente),presidentedella Riseria omonima,  Marco Invernizzi, Riccardo Preve (figlio di Mario), Valentina Scotti (Gruppo Scotti), Giuseppe Testa, Nicola Viazzo. Tesoriere Stefano Martinotti.

Mario Francese, che già era vicepresidente di Airi,  in Euricom ha rivestito molti incarichi sino a diventare amministratore unico della società ed è he aminsitratore delegato della controllata Curti. Il colosso della trasformazione, che ha sede in Lomellina, è il secondo in Europa dopo la spagnola Ebro Food, con filiali in 40 Paesi del mondo. Oltre al riso, trasforma e commercializza farine e pasta. Ha un fatturato di 460 milioni di euro.

<Sono onorato di assumere questo incarico – dice – . La settimana prossima sarò a Bruxelles per incontrare i vertici della Commissione Agricoltura. Il problema delle importazioni a dazio zero dai Paesi meno avanzati non è stato ancora risolto. Anzi, prosegue senza sosta (dal Myanmar + 117% n.d.r.) e non è più tempo di tergiversare. La Commissione deve dire chiaramente se intende assumere una decisione, dopo la richiesta di applicazione della clausola di salvagurdia, presentata dall’Italia. Vuole riportare la risicoltura europea alla situazione antecedente le importazioni dal Sudest asiatico oppure no? I numeri sono lì da vedere: nel 2010 la superficie coltivata in Europa era di 477.000 ettari, di cui 177.000 a Indica. Oggi l’ettarato è sceso a 414.000 e di questi solo 120 mila sono coltivati a Indica. Segno, questo, di una disponibilità commerciale in arrivo dai Pma che cresce costantemente, a scapito della produzione europea. Se questa è la tendenza le previsioni sono per un’ulteriore calo del tipo Indica, sino a 95 mila ettari. Se la Commissione non interviene per bloccare il trend negativo non ci sarà storia per la risicoltura europea e italiana>. (g. f. q.)

You must be logged in to post a comment Login