Vino, via libera al Testo unico che taglia la burocrazia

Vino, via libera al Testo unico che taglia la burocrazia

Dopo l’approvazione, in via definitiva alla Camera del Testo Unico della Vite e del Vino, Confagricoltura esprime piena soddisfazione al riguardo. “Si tratta di un provvedimento che porterà da subito numerose semplificazioni e facilitazioni per gli operatori frutto di un lavoro intenso durato anni, che ha visto impegnati tutti i gruppi parlamentari e le organizzazioni del settore vitivinicolo, uniti dal comune intento di semplificare, innovare e valorizzare un comparto strategico per il Made in Italy. Rivendichiamo con orgoglio che il nostro Paese è il primo che si è dotato di un unico strumento a livello europeo, in grado di conferire maggiore competitività alle nostre imprese”.

Soddisfazione anche in casa Coldiretti. L’attuale normativa rendeva necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 soggetti diversi e che frenano il dinamismo imprenditoriale.

“Il Testo Unico porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori – sottolinea Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo – In particolare, è molto positiva la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione d’origine poiché, con l’introduzione dell’autocertificazione per l’idoneità, oltre a velocizzare i tempi, si avrà un contenimento dei costi”.

Un risultato importante, quindi, per il comparto vitivinicolo che ha raggiunto un fatturato record di 10 miliardi soprattutto grazie all’export che nel 2015 è arrivato a 5,4 miliardi e nei primi otto mesi del 2016 ha fatto registrare un aumento del 3 per cento.

Il vitivinicolo piemontese nel 2015 ha registrato una P.L.V. (produzione lorda vendibile) di quasi 400 milioni di euro con una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva e detiene una superficie vitata di 43 mila ettari. Il vino Made in Piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, è molto richiesto all’estero: in particolare il mercato statunitense assorbe il 35% dell’export di vino piemontese e le esportazioni negli USA hanno raggiunto i 200 milioni di euro nell’ultimo anno.

“Un comparto molto significativo per l’economia dell’intera regione, come denotano i dati, che ora può beneficiare di questo risultato, raggiunto grazie a Coldiretti che da anni porta avanti la battaglia contro la burocrazia, considerata il principale ostacolo per i nostri viticoltori”, conclude Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.bicchieri

You must be logged in to post a comment Login