Droni e intelligenza artificiale, modello di futuro per l’agroalimentare

Droni e intelligenza artificiale, modello di futuro per l’agroalimentare

“Droni, intelligenza artificiale e best practise: nuove tecnologie per soluzioni sostenibili nei consorzi irrigui e di bonifica”. L’acqua al centro del convegno che si è svolto nell’ambito della Planet Week, anticipatrice del vertice G7 “Clima, ambiente ed energia” a Torino. Nella cripta dell’Abbazia di Sant’Andrea si sono avvicendati tecnici e docenti universitari che hanno trattato temi legati ai cambiamenti climatici, all’uso plurimo delle acque e all’agroalimentare. Con le più innovative soluzioni adottate nei comprensori consortili. Livio Bourbon e Gianluca Forlani hanno parlato dell’utilizzo dei droni; Andrea Lingua e Francesca Matrone del Politecnico di Toreino hanno trattato l’intelligenza artificiale; Mauro Costa (Consorzio irriguo Riva ex Stura) e Andrea Crestani (Anbi Veneto) su servizi ecosistemici; Raffaella Zucaro (Consorzio Cer), Andrea Renna (Cdb Litorale Nord Roma), Claudio Gandolfi (Università di Milano) sul risparmio e il riuso dell’acqua; Francesco Todisco (Cdb Volturno Caserta) sulle energie rinnovabili; Fabio Zappalorti (Anbi Toscana) su manutenzione gentile. E

Le conclusioni di Francesco Vincenzi, presidente Anbi (Associazione nazionale consorzi bonifiche e irrigazioni): “Il nostro mondo rappresenta un modello virtuoso che può e deve dare un aiuto al nostro Paese anche in relazione ai cambiamenti climatici. Non dobbiamo accettare lezioni da nessuno. Siamo noi in grado di darle, ma non dobbiamo commettere l’errore che ciascuno faccia da solo. Dobbiamo invece mettere a frutto e sistema tutte le competenze per i nostri agricoltori. Siamo i custodi di un patrimonio straordinario, ma è necessario saperlo raccontare. Non è l’Europa a essere lontani da noi, ma siamo noi lontani dall’Europa. E’ venuto il momento di fare lobby, utilizziamo questi mesi che ci separano dalle elezioni europee e quelli che verranno dopo per andare a raccontare il modello di futuro, un modello ecosistemico. C’è chi dice che da parte nostra non esiste una capacità progettuale. Non è così. E’ semplicemente nascondersi dietro a una foglia di fico pe non ammettere che mancano fondi o risorse. Chiediamo se vogliamo che l’Italia rimanga un giardino o diventi un deserto”.risaia allagata

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