Toglietemi tutto non la mia mela

di Gianfranco Quaglia

Quando i pochi nipoti delle poche coppie superstiti di questa lunga crisi scriveranno la storia dei loro nonni, forse dovranno aggiornare anche alcuni luoghi comuni e antiche pillole di saggezza popolare. Una, in particolare, sembra stinta. O, meglio, in parte disattesa. Ci riferiamo all’universale, conosciuta massima «Una mela al giorno toglie il medico di torno». Il detto ha un suo fondamento, grazie alle proprietà salutistiche della mela e in genere ai benefici della frutta. Tanto da ispirare anche un medico torinese a scrivere un libro dedicato al frutto del paradiso terrestre e ai suoi effetti sulla salute.
Ma ora la regola è messa in discussione dalla crisi proprio nella patria della dieta mediterranea, che sta perdendo colpi perché le famiglie sono falcidiate dalle minor disponibilità finanziarie. Dapprima è toccato alla carne, alle uova, ai formaggi. Adesso sotto attacco sno frutta e verdura. L’ultimo allarne lanciato da Coldireti, sempre attenta nel monitorare le tendenze, è preoccupante. Le statistiche dicono che nel 2013 gli acquisti sono crollati di oltre il 20 per cento e nel 2014 il quantitativo è sceso addirittura sotto i 400 grammi a testa raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nell’ultimo ventennio il frutteto italiano si è rimpicciolito del 28 per cento. Il rapporto Istat/Cnel aggiunge che nel 2013 solo il 18,4 della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura, legumi freschi. Rovesciando queste cifre, si ha una percentuale altrettanto negativa e impressionante: l’82% degli italiani mangia questi alimenti in misura quasi analoga a quella dell’immediato dopoguera.
Dice sempre Coldiretti che il calo è ancora più preccupante per bambini e adolescenti: soltanto il 35% mangiano frutta e verdura una volta al giorno, il 31% due volte a settimana. Tutto ciò si traduce in uno squilibrio delle condizioni di salute degli italiani, ma anche in un danno per il settore agroalimentare. E pensare che il 2014 è stato catalogato come l’anno dell’agricoltura e dell’economia green.
Coldiretti sta provando a invertire la rotta, lanciando campagne mirate. Nelle scuole di Alessandria, ad esempio, si promuovono mele & C. nell’alimentazione. Ai tempi di una crisi prolungata, dove la rassegnazione ha preso il posto della reazione, il riscatto può partire anche dal morso a una mela.

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