Il nuovo ministro delle Politiche Agricole, chiunque sarà, si troverà subito di fronte a un problema europeo: il modello di riforma della Pac (Politica agricola comune) previsto dal Commissario all’agricoltura Phil Hogan. Unione Europea sì o no, l’agricoltura sarà uno dei temi centrali sui quali i 27 Paesi dovranno misurarsi e decidere. La posta in gioco è alta: riduzione del budget e mantenimento dei redditi delle aziende agricole sin qui garantiti da una politica di sostegni che ora si va riducendo per una serie di motivi, non ultimo la Brexit che comporta una sottrazione di gettito alle casse Ue. Nei giorni scorsi Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, invitato all’Assemblea francese a Parigi dalla Commisione a pronunciarsi sul futuro della Pac e sul progetto di riforma, lo ha bollato con parole molto esplicite: “E’ concettualmnte sbagliato perché potrebbe dare il via al declino della Politica agricola del’Ue e in particoalre alla sua dimensione comune. Sbagliato perché comporta rischi inaccettabili – ha detto De Castro – primo fra tutti la rinazionalizzazione della Pac che da mezzo secolo rappresenta un modello di crescita del sistema agricolo e alimentare europeo in grado, pur nelle sue diversità, di affrontare e vincere le sfide dei nuovi mercati mondiali”.

In altre parole: la gestione dei pagamenti agli agricoltori, che oggi partono da Bruxelles e poi si ramificano sino ad arrivare agli enti locali (Regioni), secondo il modello Hogan avverrebbe attraverso piani nazionali se non regionali. “In Italia – aggiunge De Castro – si correrebbe il rischio di un ulteriore spezzatino delle competenze in materia agricola. Paradossalmente si rischierebbe un aumento del carico e dell’infrastruttura burocratica mentre abbiamo la necessità di una Pac pià integrata e flessibile”.

E ricorda ancora Paolo De Castro, che ha la testa in Europa e il cuore in Italia, come la Pac rappresenti la più grande esperienza di politica sovranazionale della storia dell’Unione, la storia stessa dell’UE, il legame fondante.