Riso, Pac, futuro: confronto all’assemblea Confagricoltura Novara

Riso, Pac, futuro: confronto all’assemblea Confagricoltura Novara

Il riso, naturalmente. Al centro dell’assemblea di Confagricoltura Novara Verbano Cusio Ossola, con l’intervento del presidente nazionale Massimiliano Giansanti. E l’appello alla politica, ma non sollo, per imprimere una svolta alla difficilissima situazione attraversata dal settore. Paola Battioli, presidente di Confagricoltura Novara Vco, è categorica: “Il cibo deve venire dopo la tera, le nostre istituzioni l’ahno dimenticato, finora non ci sono state risposte alle nostre richieste, ma dovrnano esserci, è ora di non sopportare più istituzioni che ci mettono all’angolop, dobiamo farci sentire e essere pià incisivi. Non possiamo accettare che la sostenibilità ambientali si traduca in una catena di obblighi assurdi. Dobbiamo dare valore alla cultura dell’agricoltura”.

Paolo Carrà, presidente Ente Nazionale Risi: “La crisi che stiamo attrsversando non è temporanea, siamo davanti a un problema di natura strutturale. La politica ha le sue colpe, si è svegliata tardi, ma come imprsenditori dobbiamo come migliorare il sistema, aggregare l’offerta. Finora sono state parole al vento perché c’è un problema di rigidità interna. E’ giunto il momento di rivedere il sistema della commercializzazione, va preso in mano il tema delle borse. Un esempio? Abbiamo eprso in aprte la possibilitò di vendere il riso tipo tondo per resistenze a vendere nel momento opportuno, e così alcune industrie come Kellog’s sono andate in Spagna a rifornirsi. Perché non pensare a una informatizzzazione dei listini? Credo che l’Ente Risi rimanga l’unico baluardo di difesa. A novembre presenteremo uno studio sul settore che abbiamo comissionato all’Università di Milano”.

Massimiliano Giansanti: “l’eccesso di produzione non è colpa degli agricoltori”. Poi, sull’etichettatura: “Pensare soltanto a quella italiana non serve a nulla, è necessaria un’etichettatura europea. Quanto all’Ente Risi penso che sia da rinnovare lo statuto per intraprendere nuove strade. Ma sta a noi creare situazioni di mercato, l’Ente Risi dovrà essere lo strumento. E dobbiamo essere messi in condizioni di fare gli imprenditori, al pari degli spagnoli. In Italia stiamo andando ancora a zero all’ora, nel digitale abbiamo il 3G, in Usa il 5G”.

All’assemblea è intervenuto Giuseppe Caresana, presidente dell’associazione irrigua Est Sesia: “Gestiamo 10 mila chilometri di canali, assicuriamo la risorsa idrica anche nei momenti di difficoltà e sin qui siamo riusciti a mantenere inalterate le tariffe. Ma gli oneri di manutenzione crescono. Nel giro di tre anni prevediamo un aumento del 30% e da qui urge anche la necessità di un ritocco (almeno del 15%) dei costi dell’acqua agli agricoltori”.

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