Nella patria dei ciapinabò

Nella patria dei ciapinabò

Carignano (in provincia di Torino) capitale del Ciapinabò, con una sagra, l’unica in Italia dedicata a questo tubero, diventata regionale da quasi un decennio. Ciapinabò in piemontese è il topinambur, nome scientifico Helianthus Tuberosus, noto anche cone rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o girasole del Canada. E’ una delle verdure tipiche della della bagna caôda, inserito sia nel Paniere dei prodotti tipici della provincia che nell’Atlante dei prodotti regionali..

Ciapinabò nella versione Ciafrit, ovvero il tubero tagliato a fette sottili, infarinato e fritto, dalla consistenza delle chips di patata è sicuramente la ricetta più gettonata dai visitatori della sagra che si è svolta nei giorni scorsi. Quest’anno poi Ciafrit con l’aggiunta di cioccolato è diventato Ciokfrit! Tante le specialità come la bagna cauda secondo l’antica ricetta dei canonici di Vezzolano, la vellutata di ciapinabò con bisque di crostacei e le pesche ripiene alla vecchia Piemonte con variazione di ciapinabò caramellati. L’istituto alberghiero Norberto Bobbio di Carignano, oltre a preparare come di tradizione, il flan di Ciapinabò con bagna caôda era presente con docenti ed allievi anche nella gestione dell’accoglienza ai visitatori.

Per coinvolgere il mondo agricolo locale, Piazza Savoia ha ospitato la sedicesima edizione della “Mostra locale dei bovini di razza Frisona”. ciapinabò

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