Martelli: vendemmia in corsa contro il tempo

Martelli: vendemmia in corsa contro il tempo

vendemmiachiantinaifdi Gianfranco Quaglia

I primi grappoli sono stati staccati in Franciacorta, per la raccolta delle uve Pinot Nero e Chardonnay finalizzate agli spumanti. Poi, in poche zone, fra cui il Novarese, è stata la volta dell’uva fragola, la varietà che ha retto il colpo di un’estate fredda e piovosa. Per tutto il resto, impossibile al momento azzardare previsioni sul vino che verrà. Pioggia e temperature al di sotto della media la fanno da padroni, ma un capovolgiento delle condizioni meteo in settembre potrebbero salvare l’anata.

Ne è convinto Giuseppe Martelli, novarese, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato vini del Ministero Politiche Agricole, che per ora si limita ad alcune considerazioni generali: «L’andamento climatico è sotto gli occhi di tutti. Al Nord, dal Piemonte al Friuli nel mese di luglio su 31 giorni 20 sono stati di pioggia, al Centro solo 12, al Sud 9. Sono sufficienti questi dati per capire che sicuramente i vigneti del Settentrione sono i più penalizzati. Allo stato attuale il periodo di maturazione è decisamente ritardato, anche in Piemonte, dal Novarese alle Langhe. Soltanto per gli spumanti, appunto, la vendemmia si è già iniziata perché la caratteristiche principale di quelle uve consiste nell’acidità. Quindi esiste una possibilitò di prodotti interssanti».

E per il resto?

«Confidiamo in questa ultima parte di agosto, in settembre e ottobre. Se il sole tornerà a splendere il recupero è ancora possibile, ma più si va avanti con il maltempo si riduce l’arco di ripresa. Assoenologi non fa ancora previsioni, lo faremo come sempre soltanto quando il 10 per cento dell’uva è stata conferita alle cantine»

Sarà una vendemmia a macchia di leopardo?

«Rispetto alle raccolte degli ultimi anni, abbastanza anticipate, quella del 2014 sarà una vendemmia di qualità eterogenea, legata alla capacità di reazione dei vitigni. Avremo quindi eccellenze che si alterneranno a ottimi, ottimi a buoni ecc. Ma soprattutto una tempisticva che ci riporterà alle antiche vendemmie, quelle di 20 anni fa, quando si raccoglieva a fine settembre-ottobre. Insomma, una vendemmia di ritmi storici. Sicuramente la quantità sarà inferiore rispetto alle annate record, ma a noi interessa la qualità».

You must be logged in to post a comment Login