Martelli: la locomotiva spumanti fa correre l’Italia

Martelli: la locomotiva spumanti fa correre l’Italia

martellidi Gianfranco Quaglia

E’ tempo di vendemmia. Già tra i filari per raccogliere le uve da Moscato, con un notevole anticipo favorito dal grande caldo di quest’estate. Via via si continuerà con tutto il resto. Presto per una previsione complessiva, ma la tendenza è quella di un’altra annata ottima sotto il profilo qualitativo, che dovrebbe confermare anche il trend commerciale, quello dell’export, con l’Italia ai primi posti nel mondo, soprattutto sul mercato statunitense.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Martelli, presidente del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp del Ministero Politiche Agricole, di fare il punto sulla situazione del settore vino in Italia.(Nella foto: Giuseppe Martelli con Albano durante una premiazione) 

“Nel 2016 le nostre vendite all’estero di vino hanno raggiunto i 20,8 milioni di ettolitri (+3,1% rispetto al 2015) per un valore di 5,6 miliardi di euro (+4,4%), espansione che risulta interessante anche nei primi mesi del 2017. Questo rafforzamento mondiale è dovuto in larghissima parte all’incremento di vendite degli spumanti con una quota, sull’intero settore, del 21%, contro l’11% del 2010 e con picchi anche più alti in alcuni importanti mercati come in quello del Regno Unito dove ha raggiunto il 48% superando i vini tranquilli in bottiglia attestati al 46%.”

Quanto ha inciso il fenomeno Prosecco?

“E’ protagonista indiscusso: nel 2016 sono state prodotte e vendute 491,5 milioni di bottiglie, di cui 410 milioni Doc e 81,5 Docg”

Ma quanto spumante si produce nel mondo, nell’Unione Europa e in Italia?

Secondo gli ultimi dati OIV, nel mondo gli spumanti rappresentano meno del 10% della produzione vinicola totale, ossia circa 3.500 milioni di bottiglie. Da fonti diverse, si desume che in Europa se ne confezionano poco più di 2.000 milioni di bottiglie di cui 950mila sul nostro territorio. Pertanto il 27% degli spumanti mondiali ed il 48% di quelli europei parla italiano. La Francia si attesta sui 550 milioni di bottiglie di cui 270 di Champagne e 280 di altri, la Germania spunta intorno ai 280 milioni quasi tutte metodo Martinotti o Charmat, mentre la Spagna dovrebbe arrivare a 270 milioni di cui 260 di Cava. La stima nei rimanenti Paesi è di circa 10 milioni di bottiglie annue”

In questo contesto quante sono in Italia le bottiglie di “Metodo Classico”, ossia quelle prodotte con la fermentazione in bottiglia?

Poco meno di 35 milioni. Esse sono quindi una piccola produzione che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra enologia. Lo zoccolo duro è rappresentato da quattro denominazioni di origine: Franciacorta, Trentodoc, Alta Langa e Oltrepò Pavese Metodo Classico”.

Quante sono complessivamente denominazioni di origine che nel disciplinare di produzione annoverano la tipologia spumante?

“Delle 405 denominazioni di origine ufficialmente in essere 177 comprendono la tipologia spumante, di cui 54 (10 Docg e 44 Doc) prodotto con “fermentazione in bottiglia”.

(Cliccando su powerpoint la relazione con il grafico relativo a produzione ed esportazione degli spumanti.  Il powerpoint è stato presentato da Giuseppe Martelli al secondo Forum nazionale sul metodo classico che si è tenuto a Canelli)

powerpoint

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