L’estate rapita mette in ginocchio mais, riso e anche le api

L’estate rapita mette in ginocchio mais, riso e anche le api

00711820_2813-campi_devastatiL’estate rapita dal maltempo, con un luglio record di pioggia, grandine e freddo da dimenticare, sta mettendo in ginocchio l’agricoltura nel Nord Italia. E’ emergenza in molte aziende che stanno già facendo i conti: se agosto non raddrizzerà le sorti meteo, i raccolti saranno compromessi. L’allarme arriva da tutte le organizzazioni agricole, in particolare Coldiretti Novara-Verbano Cusio Ossola: a rischio i raccolti dei cereali autunno-vernini come frumento, triticale, segale. Ma anche le prospettive di maturazione di uva, riso e mais (che pure necessita di molta acqua per lo sviluppo) sono fosche. La fioritura del riso è in ritardo e deve misurarsi con gli atachi fungini, in particolare del brusone. Nelle vigne l’uva stenta a maturare. Inoltre i danni alle ortive e le ripetute trombe d’aria che, nelle ultime settimane, hanno provocato gravi danni alle strutture aziendali, mentre la pioggia ha più riprese allagato stalle e ricoveri di attrezzature agricole.

Non va meglio in montagna. Nei prati d’alpeggio l’erba c’è ma la pioggia e il freddo creano grosse difficoltà agli alpigiani saliti in quota, in un momento molto importante per l’attività zootecnica e lattiero casearia. Colpito anche il settore apistico, anch’esso molto importante per il territorio. Le api – sottolinea la Coldiretti – non volano per la troppa pioggia e non riescono a raggiungere il nettare dei fiori indispensabile per la produzione di miele nel Novarese e Vco, il cui raccolto rischia di essere ridimensionato.  E gli stessi apicoltori si trovano a nutrire artificialmente i loro alveari.

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