Leonardi: in prima linea contro l’Italian Sounding

Leonardi: in prima linea contro l’Italian Sounding

di Gianfranco Quaglia

leonardiFabio Leonardi, ad della Igor Gorgonzola di Novara,vicepresidente del Consorzio di tutela dell’erborinato Dop, suona la carica e si rivolge agli imprenditori del settore, e non solo. «Sono appena tornato da un viaggio negli Stati Uniti, uno dei tanti che priodicamente compio per tastare il polso dei competitor, e ancora una volta ho toccato con mano la vergognosa e scorretta concorrenza esercitata Oltreatlantico. Ebbene, alla fiera del food di Chicago, ho visto di tutto, il fenomeno dell’Italian sounding, ossia dell’agropirateria alimentare, va alla grande. Nel senso che le imitazioni dei nostri prodotti ormai si allargano a dismisura, non solo per il gorgonzola. Tutto falso e italianizzato: dalla pizza, all’olio ai formaggi, agli spaghetti. A un certo punto ho faticato a distinguere il vero Made in Italy da quello falso, tanto erano perfezionate le imitazioni». Leonardi ha lanciato il grido d’allarme ad Alessandria, dove Confindustria ha organizzato un convegno in vista di Expo 2015, dal titolo «Orgoglio Italia: eccellenza alimentare del territorio». Con il leader del gorgonzola di Novara, altri esponenti del settore agroalimentare piemontese: Roberta Ceretto (vini), responsabile comunicazione e marketing, Andrea Ribaldone (chef al ristorante I due Buoi di Alessandria), Piero Rondolino, presidente Riso Acquerello, Simone Zerbinati, direttore generale dell’omonima industria alessandrina leader nel settore delle verdure pronte. Il tutto coordinato da Edoardo Raspelli con Liubetta Novari.

Che cosa fare per contrastare la tendenza dele imitazioni che mette in crisi la produzione italiana? Leonardi: «Non possiamo più aspettarci che i nostri politici ci risolvano i problemi, da soli non ce la faranno mai a presidiare tutti i settori dell’export. Basta lamentarci. Dobbiamo essere noi imprenditori ad andare in prima linea, dando man forte all’azione già intrapresa dai politici. Spendiamoci in prima persona se vogliamo diventare credibili. Io negli Usa mi sono speso personalmente per dire che non siamo soltanto pizza, spaghetti e mandolino. Dobbiamo credere in noi stessi, la creatività non ce la toglie nessuno. Malgrado le difficoltà, l’energia e il costo dei lavoro più alti d’Europa, riusciamo a sfondare proprio grazie alla nostre capacità. E allora tiriamola fuori».

Foto del convegno di Alessandria: da sin. Roberta Ceretto, Fabio Leonardi, Andrea Ribaldone, Piero Rondolino, Simone Zerbinati, con Edoardo Raspelli e Liubetta Novari

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