di Gianfranco Quaglia

Parità di genere e mondo del lavoro. Un tema sul quale da tempo sono focalizzati l’attenzione e il dibattito con proposte e prese di posizione. Piccoli o grandi passi compiuti, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere i livelli di uguaglianza sotto i profili normativo, economico, di avanzamento. A prescindere dai giudizi e dalle polemiche, ci sono aziende che anticipano o vanno oltre le attese. E confermano che – a scapito dei luoghi comuni – tutto sommato l’Italia è un paese “avanti” o quantomeno che sta sviluppando azioni di avanzamento. Lo dice un “giudice terzo”. Secondo un’indagine condotta dall’istituto tedesco Qualità e Finanza, intitolata “Italy’s Best Employers for Women” fra oltre 2 mila aziende italiane, nel nostro Paese ci sono 51 imprese con punteggio pieno (cento su cento) e altre 18 che raggiungono un voto molto alto (più di 90 punti). L’indagine ha utilizzato il modello del cosidetto “social listening”, in altre parole l’ascolto dei giudizi sui social media, i blog, i forum, portali news e video. Sono stati presi in considerazione i commenti, gli scambi di opinione, persino il tono di voce relativi a parametri come “smart working”, flessibilità dell’orario di lavoro, clima lavorativo e correttezza del responsabile. Natuaralmente anche la parità dei diritti per le donne, le quote femminili, il divario di retribuzione, le prospetive di lavoro, il percorso professionale.

Negli ultimi 12 mesi sono stati raccolti 2,5 milioni di informazioni online, facendo così emergere le migliori 200 aziende italiane (analizzando in media per ciascuno 1037 citazioni in un arco temporale di 12 mesi). E la classifica è stata poi suddivisa per comparti produttivi. Nel settore agroalimentare alla voce “Latte e derivati” Granarolo ha ottenuto 100 punti su cento; al secondo posto si è piazzata Igor Gorgonzola (86,5 punti), davanti a Parmareggio con 72,3. “Un’importante riconoscinento per Igor – commentaad Fabio Leonardi .- che vede così premiata l’attenzione dedicata nel promuovere la parità di genere sul posto di lavoro e la trasparenza della sua politica d’impresa”.

Nella foto: la famiglia Leonardi