Gli alieni sgraditi invadono campi e città

di Gianfranco Quaglia

Una invasione di alieni. Così verrebbe da dire di fronte ai numerosi insetti che stanno attaccando le coltivazioni, ma anche le abitazioni. Ultimo abitatore sgradito e inatteso è la cimice marmorata asiatica, pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte l’anno con 300-400 esemplari alla volta. Gli sciami stanno invadendo il Nord Italia costringendo molti a tenere porte e finestre chiuse anche in città. A favorire la diffusione è stato un autunno caldo. La marmorata è originaria dell’Asia, in particolare da Taiwan, Cina, Giappone. L’intensificazione di questi insetti è dovuta anche all’aumento degli scambi commerciali.

Ma la cimice che arriva dall’Estremo Oriente non è l’unico problema. Si colloca nella scia dell’invasione di quegli alieni che ormai da anni sono diventati abitatori stanziali delle nostre aree. Basti pensare alla Xylella che sta facendo strage di ulivi nel Salento, proveniente dal Costa Rica. Oppure al cinipide galligeno del castagno, emigrato anch’esso dalla Cina. E’ tutto un programma il nome del parassita che attaca gli agrumi delle Sicilia: è la Tristeza (Citrus Tristeza Virus). Poi la Popilia Japonica, e la Drosophila Suzukii, che non è una motocicletta, ma un moscerino killer che distrugge ciliegie, mirtilli e uva.  Ancora: la batteriosi del kiwi che sta facendo strage di piantagioni in Piemonte e nel Lazio. Melo e pero in Emilia sono colpiti dal colpo di fuoco batterico. In Liguria il punteruolo rosso, originario dell’Asia, che distrugge le palme in Liguria.

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