Ferrero: battaglia contro i dazi è di retroguardia, per il riso subito l’etichettatura

Ferrero: battaglia contro i dazi è di retroguardia, per il riso subito l’etichettatura

Giorgio Ferrero, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, ribadisce con forza la necessità che il Governo introduca il più presto possibile l’indicazione di origine obbligatoria sull’etichetta del riso venduto in Italia. Il concetto era già stato inserito nel documento approvato dalla Commissione politiche agricole, composta dagli assessori regionali all’agricoltura di tutte le Regioni italiane, e inviato qualche settimana fa al Governo. A coordinare il gruppo di lavoro che si occupa del settore risicolo è il Piemonte con il suo funzionario Gianfranco Latino. Nel documento si chiede espressamente di ”introdurre l’indicazione di origine obbligatoria sull’etichetta”, 

Ferrero lo ha ripetuto nel contesto e a margine del convegno sul Vitellone Piemontese che si è svolto a Carpignano (Novara) sottolineando come <<la battaglia contro i dazi azzerati per chi importa dal Sudest asiatico, oggetto delle proteste dei risicoltotri italiani che ne chiedomno al reintroduzione, sia antistorica e di retroguardia. Non funziona, ci porterebbe indietro. Invece occorre giocare la partita dell’identità del nostro prodotto. Per questo è auspicabile l’introduzione del marchio e dell’etichettatura. Lo avevamo ribadito anche a Phil Hogan. Al commissario europeo all’agricoltura, incontrato insieme con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, gli avevamo chiesto che il consumatore non sia ingannato. In Europa circolano confezioni con simboli e griffe che richiamo il made in Italy, ma contengono prodotto asiatico. Ecco, questo non deve più avvenire. I consumatori devono essere liberi di scegliere, non di essere confusi. La qualità è la nostra condanna – ha ribadito Ferrero – ma anche il cavallo vincente. Prendiamo spunto dal vino: 30 anni fa lo si vendeva con un prezzo in base ai gradi; oggi la differenza è determinata dalle Doc, e in Piemonte l’83% della produzione è a denominazione d’origine controllata. C’è bisogno che i produttori giochino le loro carte per fare qualità. In questo senso stiamo tentando di fare formazione per far conoscere i prodotti locali agli stessi operatori del settore agricolo in genere. Per quanto riguarda il riso pochi sanno che il Piemonte è la regione maggiore produttrice d’Italia. C’è bisogna che quwesto territorio si metta un po’ in rete>>. (g. f. q.)ferrero

 

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