Avvisi ai naviganti: Psr, in Piemonte la spesa va a rilento

Avvisi ai naviganti: Psr, in Piemonte la spesa va a rilento

di Paolo Guttardi

PSR, spesa a rilento

L’analisi dei dati di spesa relativi al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e diffusi dal Report della Rete Rurale Nazionale è impietosa ed amara per gli agricoltori subalpini. Al 30 giugno 2017, a fronte di una percentuale di avanzamento della spesa programmata ed effettivamente sostenuta dell’Italia nel suo complesso pari al 10,0 %, il Piemonte, con solo il 6 % si colloca al 14° posto, dietro a Sicilia, Calabria, Molise, Puglia e Basilicata. Al primo posto della classifica tra le Regioni più “virtuose” troviamo il Veneto, con il 22,46 % di risorse liquidate su quelle totali a disposizione. Insomma, c’è il rischio che buona parte dei contributi, essenziali per ammodernare il comparto agricolo, tornino al mittente.

Parte il modello rosa on line

Il 2 settembre è partito l’obbligo del Modello IV (il documento rosa che accompagna i trasferimenti degli animali (bovini, suini e ovicaprini) dall’allevamento al macello o ad un altro allevamento) informatizzato, da compilare on line. E’ tuttavia previsto un periodo di adeguamento entro cui gli allevatori dovranno adottare il Modello IV informatizzato senza incorrere in sanzioni. Inoltre si sta approntando una app per la sua compilazione tramite smartphone o tablet. Solo nelle zone, preventivamente codificate ove non c’è la copertura internet è prevista ancora la possibilità di compilare il Modello IV cartaceo.

Confagricoltura, no ai tagli della Pac

La Commissione UE ha presentato nei giorni scorsi un documento di riflessione sul futuro delle finanze dell’Unione europea, nel quale ipotizza, alla luce dello sbilancio determinato dalla Brexit, una riduzione della spesa attualmente destinata alla Pac. In aggiunta, denuncia preoccupata Confagricoltura, sono stati considerati alcuni adattamenti all’assetto normativo che si pongono in netto contrasto con le aspettative degli imprenditori agricoli italiani, ed in particolare – commenta Confagricoltura – delle imprese che producono per il mercato, creano lavoro ed esportano. Quelle più aperte alle innovazioni e che quindi meglio possono contribuire alla lotta al cambiamento climatico.

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