Alice Cerutti, ovvero “Precision land manager”

Alice Cerutti, ovvero “Precision land manager”

di Enrico Villa

alicecerutti
Alice Cerutti

Alice Cerutti, 30 anni e laurea in economia aziendale all’Università di Torino, conduce a Crova nel Vercellese risicolo la Cascina Oschiena. Nel logo della sua impresa è la Pittima Reale, un raro trampoliere dal lungo becco che nidifica da queste parti. La scelta del volatile ha un significato preciso: armonia fra le esigenze di produrre e il rispetto sostanziale dell’ambiente. Ma la giovane donna, esperta di marketing con uno stage a New York e due anni di lavoro alla Ferrero di Alba, grande multinazionale mondiale dell’agroalimentare, nella sua concezione professionale ha un altro risvolto fondamentale: la visione dell’Europa dalla quale non si può prescindere. Ed infatti è stata eletta nella schiera dirigenziale dei giovani agricoltori europei che ha sede a Bruxelles.
All’Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di Vercelli e di Biella, meglio conosciuta come Anga, il Kiwanis Club le ha conferito il riconoscimento We Build, “Noi costruiamo”. Il premio, istituito nel 1983, è diventato annuale nel 1994. Il significato di questo stesso premio trae origine dalla filosofia del Kiwanis nato nel 1915 nell’America del Nord con un nome preso a prestito dai pellerossa di quell’area geopolitica che, fra l’altro, già si nutrivano del “riso selvatico” o “riso rosso” ultimamente in Europa diventato un riferimento per il marketing agroalimentare.
Alice Cerutti, che è anche presidente dell’Anga, ritira il We Build assegnato ai giovani agricoltori con questa motivazione: “All’Anga che da 37 anni crede con determinazione alla evoluzione sempre sorretta dalla tecnologia”. Infatti il “fiore all’occhiello” dei giovani agricoltori, motivazione del premio, è la “Fiera in campo”, grande rassegna della Pianura Padana dedicata al lavoro nei campi sempre più meccanizzato, ma che dalla metà degli anni Settanta ha sempre più perseguito anche un altro obbiettivo: attraverso l’imprenditoria agricola, la difesa dei consumatori che, nell’Europa comunitaria sono ormai cinquecento milioni. In occasione dell’apertura della trentasettesima edizione di “Fiera in campo”, Alice Cerutti ha ribadito: “Combattiamo per dare voce all’agricoltura e informare il consumatore”.
Tuttavia, la rassegna “Fiera in campo” sorella minore della rassegna di Parigi e di Fieraverona ha un’altra peculiarità che la colloca nella storia della meccanizzazione sempre più progredita: nella produttività, nel tempo operativo sempre minore però rispettando i ritmi della natura e nelle applicazioni che assolutamente non possono più prescindere dall’elettronica, dall’informatica e dall’ergonomia in funzione di quanti adoperano macchine sempre più perfette. Per questo Alice Cerutti e i suoi predecessori e associati appartengono ormai alla generazione che gli specialisti inseriscono nella categoria dei “Precision Land Manager”. Negli anni Settanta, in un momento di punta nella diffusione dei trattori e delle altre macchine, “Fiera in Campo” con le dimostrazioni cercava di massimizzare meglio il loro uso. Poi nel mondo le maggiori marche hanno venduto centinaia di migliaia di trattori e di grandi macchine semoventi come le mietitrebbiatrici. Claas, nata in Germania nel 1913, e New Holland con le radici negli USA ma oggi del gruppo Fiat sono impegnate in una gara gigantesca di applicazioni tecnologiche, sempre più perfezionate dalla comunicazione terra-terra attraverso i satelliti. E’ evidente che in questo contesto, come ha appena ribadito il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, ci saranno nuovi centomila posti di lavoro favoriti dal programma “Campo libero”, però con una cultura sempre più tecnica e manageriale sul tipo di quella riconosciuta dal We Build 2014 a Alice Cerutti e ai suoi colleghi “Precision Land Manager”.

You must be logged in to post a comment Login