Un concorso per celebrare lo stile del prof che rivoluzionò la “mise en place” del Quirinale

di Gianfranco Quaglia

Trent’anni fa, siamo nel 1993, il professor Alberto Gozzi docente all’Istituto alberghiero di Stresa, maestro con la M maiuscola riconosciuto da tutti, è chiamato dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, al Quirinale. Il novarese Scalfaro gli affida il ruolo di sovrintendente alle attività dei settori tavola e cucina. Vi rimarrà per tre mandati presidenziali con altri due Capi di Stato: Ciampi e Napolitano.

E’ trascorso del tempo da quella “chiamata”. Il professor Gozzi è scomparso nel 2022, lasciando un grande vuoto nella sua Ghemme (in provincia di Novara) dov’era nato, a Stresa, al Quirinale e anche in altri paesi d’Europa dove aveva prestato servizio nel ruolo di direttore di grandi ristoranti. In suo onore e per non disperdere quei saperi è stato indetto il Premio nazionale Alberto Gozzi “Le alte mete”, allo scopo di premiare i quattro studenti più meritevoli degli istituti alberghieri che si distinguono nell’arte della “mise en place” della tavola. I concorrenti devono realizzare un video di 5 minuti nel quale spiegano la tecnica dell’allestimento della tavola e del coperto per due persone, partendo dalla stesura della tovaglia, con un menù che valorizzi la tradizione enogastronomica del proprio territorio di appartenenza, con un centrotavola adeguato al tema dell’evento. “Le Alte Mete” prende nome dal progetto omonimo che lo stesso Gozzi promosse per sostenere gli studenti più lodevoli. Il bando è aperto agli studenti del terzo, quarto e quinto anno di sala e vendita di tutti gli istituti professionali a indirizzo enogastronomico. 

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