Un “caschetto” curerà le retinopatie dei prematuri

Un “caschetto” curerà le retinopatie dei prematuri

SAM_2066Un «caschetto» (questa la definizione tecnica in gergo) per il trattamento della retinopatia del neonato prematuro. La nuova attrezzatura (Argon laser a caschetto) è stata acquistata dall’Ospedale Maggiore di Novara grazie all’intervento della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio che ha contribuito con la somma di 33 mila euro. Lo strumento, utilizzato dagli specialisti della struttura complessa di Oculistica, diretta dal dottor Stefano De Cillà, si inserisce nel progetto per l’individuazione e il trattamento precoce della retinopatia del neonato pretermine e completa l’apparecchiatura Ret Cam 3,, a disposizione di «Neonatologia e patologia neonatale» diretta dalla dottoressa Federica Ferrero, frutto della raccolta fondi promossa dall’associazione NEON-N che ha coinvolto la Fondazione Bpn per il territorio.
I bambini nati prematuramente a Novara sono ogni anno circa una cinquantina, di questi un 20 per cento sono affetti da retinopatia. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il direttore generale dell’Azienda ospedaliera-universitaria Maggiore, Mario Minola, con il presidente della Fondazione Bpn, Franco Zanetta, il segretario Gianluigi Zacchi, Paolo Cirri. Zanetta: «La Fondazione si è affiancata all’Azienda Ospedaliera nel completamento della dotazione. Si tratta di un ulteriore tassello nel rapporto che da oltre 80 anni lega la Banca Popolare di Novara al nosocomio cittadino. La Fondazione dal 2000 a oggi ha erogato all’ospedale 6 milioni di euro».

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