Tutto in una notte con i risi colorati

di Gianfranco Quaglia

Parlare e mangiar di riso nella Notte europea dei ricercatori. Al centro il functional rice, quel particolare prodotto che diventa materia di studio anche per il mondo accademico. Alessandria, Palazzo Borsalino, notte di venerdì 29 settembre. Qui le ricercatrici Cinzia Mainini e Carmen Aina, del Dipartimento di studi per l’Economia e l’Impresa diretta da Eliana Baici, hanno partecipato a una tavola rotonda con colleghi della Facoltà di Medicina sugli effetti benefici dei i risi colorati (esattamente i risi pigmentati) sulla nostdra salute. Parliamo di Venere, Artemide, Ermes, varietà coltivate tra Novara e Vercelli, ricche di antiossidanti, antociani, ferro. Insomma di proprietà che oltre a stimolare il gusto e la vista, fanno bene alcuore. E con loro in cattedra saliranno altri due alimenti funzionali: gorgonzola e cioccolato, che recitano anch’essi un ruolo importante nel rapporto cibo-salute. E’ la prima volta che i cibi del territorio e l’antica arte di trattare cacao e cioccolato assurgono a protagonisti nella Notte dei ricercatori, a conferma che il food è un tema sul quale l’attenzione della ricerca è massima e coinvolgente. Al Dipartimento di Studi di Novara è nato Foodlink, progetto che svolge attività di formazione, ricerca e servizi nell’ambito della tutela delle produzioni agroalimentari attraverso la valorizzazione delle tradizioni, mettendo in rete aziende agricole, ricercatori, industria.

Nella Notte Europea dei Ricercatori il riso è stato vivisezionato in tutti i suoi aspetti, dalle origini al piatto. Ma soprattutto si è puntato su tracciabilità e certificazione, parole magiche sulle quali si gioca presente e fututro dela risicoltura Made in Italy.

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