Sul Lago Maggiore l’olio prodotto dagli studenti (fotogallery)

Sul Lago Maggiore l’olio prodotto dagli studenti (fotogallery)

di Franco Filipetto

OLYMPUS DIGITAL CAMERAE’ nato un nuovo oleificio in riva al lago Maggiore, produce il rinomato extravergine garantito al 100 %. In tempi di crisi dell’olio, per via di xylella e dell’olio spacciato sfacciatamente sul mercato per extravergine da mezza dozzina di rinomate case, la cosa desta una certa curiosità. Non si tratta di una produzione industriale, bensì di un prodotto raffinato che esce dal laboratorio didattico degli allievi dell’Istituto Agrario Cavallini di Lesa.

<E’ il primo anno che lo produciamo ed è frutto di un quantitativo di poco meno di un quintale di olive. Si tratta di un olio di pregio che soddisfa il palato. Non si può parlare di una produzione finalizzata a scopi commerciali, bensì mirata per formare i nostri allievi a questo tipo di produzione> spiega il professor Girolamo Stasi. Al convegno di presentazione c’erano luminari della produzione oleari dal Piemonte. Afferma Pier Luigi Bartolo, presidente dell’Associazione Produttori Olio: <Otteniamo un prodotto altamente raffinato. Non si potrà mai parlare di produzione industriale da distribuire nei centri commerciali, però di una produzione familiare di elevata qualità>. Come si può ottenere un olio extravergine d’oliva in una zona temperata dal clima non sempre mite? <Il lago Maggiore è stato nel passato un grande produttore di olio – dice Antonino De Maria, dottore in scienze e tecnologie agrarie-. Già nel 1500 e 1600 si citava una produzione che serviva per marchesi e conti e le famiglie del loro casato. Poi è stato abbandonato e sostituito da vite, frutteti e floricoltura. Ritengo le pendici soleggiate del lago la zona ideale per ritornare alla produzione olearia>.

Roberto Botta, docente ordinario dell’università di Torino, specializzato in arboricoltura generale e coltivazione arboree, sostiene:<Molte piante sono arrivate dal Sud Italia già grandi. Da noi hanno trovato clima, temperature e umidità ideale per una buona produzione. Qui il problema xylella non c’è>. Gli allievi che hanno seguito la piantumazione e la raccolta, sino alla spremitura delle olive, hanno ricevuto un formazione indirizzata verso questo tipo di produzione.

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