Riso e dintorni: che cosa ci aspetta dietro l’angolo

Riso e dintorni: che cosa ci aspetta dietro l’angolo

I prezzi del riso “impazziti”, con la varietà tondo che ha raggiunto i 50 euro il quintale, superando anche il Carnaroli, “principe della risicoltura”, fermato a quota 48. Previsioni di semina inattese, almeno sulla base delle richieste provenienti dall’industria di trasformazione: più tondo (da risotto e da marcato interno) per abbassare le quotazioni e alleggerire la commercializzazione; soltanto un lieve ritocco per la superficie coltivata a Indica, in controtendenza rispetto alle prime indicazioni seguite all’applicazione della clausola di salvaguardia per bloccare l’import dal Sudest asiatico e spingere per un allargamento della produzione Indica Made in Italy. Di questi temi, ma anche di assicurazione, agricoltura sostenibile, metodi di essiccazione e Psr (Programma si sviluppo rurale) si è parlato nel convegno promosso e organizzato a “La Fattoria” di Sillavengo (Novara) da Giuseppe Ferraris, presidente della cooperativa Agrinovara nonché presidente a Bruxelles del Gruppo Riso di Copa-Cogeca. Un momento di confronto con un centinaio di imprenditori risicoli, moderatore Gianfranco Quaglia direttore di Agromagazine. Il punto sul mercato risicolo e sulle prospettive è stato fatto da Claudio Melano, presidente della Cerealicola San Gaudenzio, il quale ha sottolineato il rischio sotto il profilo commerciale che può essere corso dai risicoltori in questa prossima campagna, se ci sarà un aumento della varietà tipo tondo e se sarà sforato il tetto dei 242 mila ettari, come richiesto dal mondo dell’industria.

Poi uno sguardo al Psr, con l’intervento di Enzo Pili, funzionario della Regione Pimonte: “Nelle erogazioni dei finanziamenti – ha detto – sino a qualche anno fa il Piemonte si collocava al terz’ultimo posto in Italia, ora è fra le prime posizioni. Per il futuro stiamo pensando a strutture di magazzinaggio e trasformazione del prodotto”.

Giovanni Mazzeri, di Mazzeri Assicurazioni, ha illustrato nuovi prodotti dedicati alla risicoltura, con uno sguardo ai cambiamenti climatici in atto che spingono a mutare anche l’approccio assicurativo. Matteo Lorenzi e Stefano Del Piano, di Società Orobica, hanno parlato di vantaggi e possibilità derivanti dall’applicazioni di tecnologie riguardanti i metodi di essiccazione con il Gpl. Infine, per Terrepadane sono intervenuti Angelo Ceruti e Fabrizio Domenicale: la società, recentemente premiata a Ginevra per i risultati raggiunti in sostenibilità e innovazione, nel Novarese sta sviluppando la fertirrigazione (subsurface drip irrigation).sillavengo1

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