Rimettiamoci in cammino con la Quercia delle streghe (e i suoi fratelli)

Rimettiamoci in cammino con la Quercia delle streghe (e i suoi fratelli)

“Rimettiamoci in cammino”. Così s’intitola il calendario 2021 realizzato dal Ministero Politiche Agricole con la Direzione generale economia montana e foreste, il Dipartimento politiche europee e sviluppo rurale, i Servizi ecosistemici e biodiversità. E’ anche il titolo del concorso fotografico 2020 dedicato agli alberi monumentali d’Italia. Le immagini delle opere vincitrici sono state riprodotte, appunto sul calendario.

Il concorso lanciato a metà estate, invitava, infatti, a rimettersi in cammino in direzione di uno dei meravigliosi patriarchi del nostro patrimonio arboreo, spunto ed incoraggiamento ad una ripartenza anche simbolica. “È stata una sfida inaspettata che ci ha travolto come singoli e come comunità. Una sfida, però, può sempre essere un’opportunità di crescita, un’occasione per cambiare veramente le cose, per correggere la rotta e provare a trovare quell’indispensabile equilibrio che la Natura ci sta chiedendo ormai con sempre maggiore forza”. Così il commento di presentazione del calendario, che in copertina riproduce il Quercione (o Quercia delle streghe), opera vincente. L’albero vanta un’età approssimativa di 600 anni, una lunghissima vita accompagnata da storie e leggende.

“La più famosa narra che l’insolita espansione della chioma in senso orizzontale sia dovuta al peso di un gruppo di streghe che soleva riunirsi e danzare al chiaro di luna sui rami della quercia; non meno suggestiva la storia che ipotizza sia proprio questa la quercia dove Collodi immaginò impiccato Pinocchio.

Tante le storie, quante le minacce subite nella sua lunga vita: durante l’occupazione nazista venne scelta per farne legna da ardere ma grazie all’opposizione degli abitanti la malsana idea non si concretizzò; e poi un fulmine, rami spezzati, problemi alle radici per il compattamento del suolo dovuto all’eccessivo calpestio dei turisti… ma lei è ancora lì, imponente e maestosa, regalando a chi si accosta con rispetto e devozione una magica energia.” La fotografia è di Jessica Bertini, scattata a Gragnano (Capannoni), in provincia di Lucca.

Le altre foto

Il Rovere della tenuta Bocchineri – Rogliano (CS), foto scattata da Carmine Altomare

La Roverella di Badia di San Vito – Aquilonia (AV), di Luigi d’Aponte

La Quercia dei Cento Rami di Scandiano (RE) di Carlo Mantovani

L’Olmo del Caucaso di Villa Sartorio (Trieste) di Tiziana Pojani

Il Leccio di Torremaggiore (FG) di Ciro Russo

L’Olivastro di Luras (OT) di Alessandro Garbarino

Il Larice secolare di Pietroporzio, Vallone del Piz (CN) di Marco Poli

Il Carrubo di Favarottella- Modica (RG) di Federica Sessa

I Faggi del Baldo, Postemonzel – Brentonico (TN) di Alessandro Vallin

Il Pioppo di Colle Tufo – Sesto Campano (IS), di Ferdinando Alteri

I Platani di Villa Borghese – Rquercia stregheoma, di Elvira Alfieri

La Sequoia gigante di Longarone (BL), di Giulia Favero.

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