Ricerca Università Pisa: “Il mais Ogm non è nocivo”. E si apre il dibattito

Ricerca Università Pisa: “Il mais Ogm non è nocivo”. E si apre il dibattito

Il mais Ogm non è nocivo, anzi è il più sicuro. Così la ricerca della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa pubblicata su ”Scientific Reports” e basata su 11.699 osservazioni. Su queste basi lo studio dimostra, “in maniera decisa”, che “il mais transgenico è notevolmente più produttivo (le colture Ogm hanno una resa superiore. E ora si apre il dibattito il in Italia, dove gli Ogm asono vietati. Dall’analis è emerso anche che le colture di mais transgenico hanno una resa superiore dal 5,6% al 24,5%, aiutano a ridurre gli insetti dannosi ai raccolti. Alla fine la conclusione scientifica è giunta: Il mais ogm non è rischioso per la salute …

Su queste conclusioni interviene ora l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica – fondata nel 2002 da Luca Coscioni, economista affetto da sclerosi laterale amiotrofica scomparso nel 2006. “Lo studio della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa che analizza i dati sulle colture Ogm dal 1996 al 2016 in Europa, USA, Sud America, Asia, Africa e Australia dimostra una volta di più che ‘non c’è alcuna evidenza di rischio per la salute umana, animale o ambientale dal mais transgenico’” affermano Filomena Gallo segretario e Marco Perduca coordinatore delle attività internazionali dell’Associazione Luca Coscioni e candidati per +Europa con Emma Bonino al Senato. “Si tratta di un lavoro che sistematizza quanto prodotto negli anni da decine di ricercatori e che conferma la non pericolosità degli organismi geneticamente migliorati e che va nella direzione opposta di quanto deciso da tutti i governi italiani da 20 anni a questa parte”.

Ma – ricorda Coldiretti – gli italiani hanno già deciso. “Quasi 7 cittadini su 10 (69 per cento) considerano gli alimenti con organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali mentre l’81% non mangerebbe mai carne e latte proveniente da animali clonati o modificati geneticamente”.

In Europa, prosegue Coldiretti, a coltivare mais ogm sono rimasti solo due Paesi: Spagna e Portogallo, e anche in questi casi si assiste a una contrazione della superficie coltivata (-4,3% nell’ultimo anno, analisi Infogm).mais-ogm-1

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