Regione Piemonte contro Est Sesia: rivedere la distribuzione dell’acqua

Regione Piemonte contro Est Sesia: rivedere la distribuzione dell’acqua

Lunedì pomeriggio 3 aprile, a Novara, l’associazione irrigua Est Sesia riunirà i rappresentanti di tutte le organizzazioni agricole per un confronto sulla distribuzione dell’acqua in risaia. Il giorno dopo l’assemblea dello stesso consorzio deciderà come ripartire le limitate risorse a disposizione e contrastare la siccità che impedisce la regolare sommersione e mette a rischio la produzione del rischio made in Italy. Alla vigilia di questi due appuntamenti gli assessori della Regione Piemonte Matteo Marnati e Marco Protopapa, hanno indirizzato una lettera a Irrigazione Est Sesia, Confagricoltura, Cia e Coldiretti di Novara e Vco, Ente Risi, prefettura di Novara, al rappresentante della Regione in assemblea Est Sesia. Nella lettera viene evidenziata la posizione contraria della Regione Piemonte all’approvazione della bozza per la definizione di emergenza idrica e alle disposizioni pr la gestione straordinaria della rete irrigua in tali condizioni. In altre parole: un “no” alle misure che il consorzio intenderebbe assumere. A seguire, in anteprima, il testo.

“Premesso che il vigente statuto dell’Associazione di Irrigazione Est Sesia (AIES):
• è stato approvato dalla Giunta Regionale del Piemonte con deliberazione n. 39-7300 del 30 luglio 2018;
• prevede all’art. 33 che la Regione Piemonte nomini un proprio rappresentante nell’ambito dell’Assemblea dei Delegati (organo istituzionale del Consorzio);
• prevede all’art. 38 che il Rappresentante della Regione Piemonte è di diritto componente nel Consiglio di Amministrazione (organo istituzionale del Consorzio);
Con deliberazione del 14 dicembre 2021, n. 184-21812 il Consiglio Regionale del Piemonte ha provveduto alla nomina proprio rappresentante nell’ambito dell’Assemblea dei Delegati.
Ciò premesso, senza entrare nel merito di scelte gestionali dell’Associazione Irrigua Est Sesia per le quali il concessionario è del tutto competente, entro i titoli e le regole di prelievo delle acque pubbliche, si ritiene di fornire talune indicazioni al Rappresentante della Regione Piemonte relativamente alla bozza di regolamento redatto da AIES in attuazione degli art. 60 e 62 dello Statuto dello stesso consorzio al fine di definire le condizioni di allerta ed emergenza idrica nonché le disposizioni per la gestione straordinaria della rete irrigua in tali condizioni.
In particolare, si segnala che:
1. il richiamo alla figura del “Regolatore di nomina governativa” di cui all’articolo 43 del Regio Decreto 1775/1933 al fine di descrivere l’attività del “Regolatore Unico”, ai sensi dell’articolo 60 dello Statuto consortile dell’A.I.E.S. non sembra appropriata in quanto il primo è un soggetto terzo rispetto agli utenti e viene nominato dall’Amministrazione pubblica che ha la titolarità del demanio idrico “Quando fra due o più utenti debba farsi luogo al riparto delle disponibilità idriche di un corso d’acqua sulla base di singoli diritti o concessioni” mentre il secondo (“Regolatore Unico”) è un soggetto interno all’utente (inteso come consorzio titolare della concessione) ed interviene, in particolari situazioni di deficit idrico, per modificare la distribuzione delle acque già derivate e presenti nel reticolo artificiale tra i singoli consorziati. Pertanto, il “Regolatore Unico” ai sensi dell’articolo 60 dello Statuto consortile, seppure soggetto del tutto legittimo nell’organizzazione interna del consorzio, non rappresenta una figura di garanzia, terza ed indipendente rispetto ai consorziati di AIES, così come invece si vorrebbe intendere richiamando il “Regolatore di nomina governativa” di cui all’articolo 43 del Regio Decreto 1775/1933;
2. la predeterminazione dei volumi delle “code dell’irrigazione”, cioè del volume d’acqua richiesto dall’ultima utenza di valle, in un territorio quale è la Lomellina (caratterizzata da una permeabilità dei terreni molto elevata e quindi in generale particolarmente idroesigenti) non deve essere ostativa all’utilizzazione dei medesimi volumi alle utenze di monte, in quanto tali volumi utilizzati per la sommersione a monte, filtrano nel terreno e si “rigenerano” riproducendosi a valle attraverso l’impinguimento della falda sub–superficiale, il riaffioramento dai fontanili e la ricarica della rete naturale e artificiale comprensoriale;
3. relativamente al precedente punto, non risulta chiaro sulla base di quale criterio oggettivo siano stati predeterminati i volumi di acqua da garantire alle “code” in situazione di emergenza idrica (“la dispensa minima da garantire sulle code è del 20% sulla somma delle dispense richieste”);
4. lo scostamento dalla tradizionale pratica irrigua a beneficio diretto delle “code” della rete potrebbe ingenerare un effetto di scompenso generalizzato sull’intero comprensorio irriguo, limitando la possibilità di riutilizzare le acque derivate dal Canale Cavour e dalla Dora Baltea nell’areale risicolo;
5. le regole di gestione è opportuno quindi che tengano conto anche dei potenziali effetti che una minore rigenerazione della risorsa attraverso le colature da monte verso le zone terminali del distretto irriguo potrebbe indurre nel tempo sia sulla disponibilità generalizzata per gli usi irrigui (meno acqua a monte comporta meno acqua a valle) sia sulle componenti ambientali ad essa correlati (ambienti umidi, garzaie, habitat…);
6. nell’azione di riequilibrio a vantaggio delle aree della Lomellina delle acque della Coutenza dei Canali Cavour (Canale Cavour, Canale Farini, Canale Depretis, Naviglio d’Ivrea) del Canale Regina Elena del Diramatore Alto Novarese occorre tenere conto delle acque che,derivate in territorio piemontese dal fiume Ticino, sono in gran parte (Naviglio Langosco e Roggia Molinara di Galliate) o totalmente (Naviglio Sforzesco) al servizio dei comprensori risicoli della Lombardia contribuendo alla loro irrigazione con una portata complessiva di oltre 30 m/c al secondo; a ciò si aggiungano le acque derivate dal fiume Sesia (Roggia Sartirana), le quali sono alimentate, a monte della presa di Palestro (PV), da acque di colatura provenienti dal comprensorio Ovest Sesia;
7. Il ricorso, sia pure in situazioni di grave carenza, a manovre che abbiano effetto sulla gestione condivisa delle acque nella Coutenza Canali Cavour andrebbe preliminarmente concordata con l’Associazione Irrigua Ovest Sesia, con il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese e con il Consorzio di miglioramento fondiario Angiono Foglietti;
8. con particolare riferimento all’ipotesi “di poter valutare anche una manovra mirata al rilascio di una portata d’acqua dalla centrale di Mazzè” seppure con il proposito di non comportare “alcuna alterazione al servizio irriguo o un aumento dei costi di gestione del Consorzio servito (Angiono Foglietti)”, si segnalano le grandi criticità gestionali che la stessa AIES sta già incontrando nella gestione degli impianti di Mazzè e le difficoltà manifestate nella redazione della revisione del piano industriale per la gestione sino al 2038 (scadenza della concessione di derivazione ad uso idroelettrico). Si ritiene pertanto tale previsione da valutare con estrema attenzione e certamente, qualora mantenuta, da integrare prevedendo un esplicito coinvolgimento del Consorzio di miglioramento fondiario Angiono Foglietti e una puntuale valutazione dell’impatto di qualsivoglia manovra sugli impianti di Mazzè sulle previsioni del piano industriale per la gestione degli stessi impianti.
In ultimo, non si può che evidenziare l’importanza del sistema di infrastrutture irrigue presenti sul territorio piemontese per il mantenimento del quale la Regione Piemonte ha investito negli anni risorse importanti, come ad esempio i quasi 8 milioni di euro stanziati per con la Legge regionale n. 6/2022 al fine di contribuire alla ricostruzione del ponte sul torrente Cervo del Canale Cavour seriamente danneggiato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre 2020.
Per le motivazioni sopra espresse, con la presente si esprime la contrarietà della Regione Piemonte all’approvazione della bozza di regolamento agli atti per la definizione delle condizioni di emergenza idrica e delle disposizioni per la gestione straordinaria della rete irrigua in tali condizioni”.

Matteo Marnati (Assessore ambiente, energia, innovazione, ricerca, emergenza siccità)
Marco Protopapa (Assessore agricoltura e cibo)

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