“Paura dei cambiamenti? In trincea non vinceremo la battaglia del riso”

di Gianfranco Quaglia

Una borsa risi unica così come avviene per regolamentare le trattative commerciali relative ai suini? Si chiama CUN (Commissione unica nazionale), strumento istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, appunto per il setore suinicolo. Le voci secondo cui potrebbe essere adottata anche per il commercio del riso sono rimbalzate a più riprese e hanno scosso il settore, spaventando gli addetti ai lavori sulle piazze di Vercelli, Novara, Mortara, il cuore della risicoltura italiana, dove agiscono centinaia di operatori (agricoltori, industriali, mediatori). Sarebbe uno stravolgimento di una lunga tradizione che il comparto riso dovrebbe accettare o subire. Su questo tema interviene il presidente dell’Ente Nazionale Risi, per dissipare dubbi e timori: “Non basta dire che non siamo d’accordo sulla CUN, è necessario affrontare il tema dei cambiamenti, non chiudersi in trincea e aspettare che gli altri decidano. Dobbiamo essere propositivi ed eventualmente presentare qualcosa di alternativo, soltanto così possiamo essere credibili. Il nostro immobilismo è negativo: quando in un sistema europeo siamo chiamati a cambiamenti noi rispondiamo sempre  fermandoci e arroccandoci. Così avviene ed è avvenuto a Bruxelles, dove al contrario dovremmo fare una forte azione di lobby, soltanto con la forza delle innovazioni e delle idee possiamo essere vincenti e difendere il nostro riso. In questa direzione a novembre convocheremo a Milano gli stati generali della risicoltura europea con tutti gli esponenti della filiera”.

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