No all’acqua nel vino, ma nella vite è vitale

No all’acqua nel vino, ma nella vite è vitale

Parlare di acqua in uno dei “santuari” del vino. A Boca (Novara) esiste un altro santuario, quello realizzato su progetto dell’architetto Alessandro Antonelli, il padre della Mole di Torino. Ma l’oggetto del “focus” questa volta è il Podere Ai Valloni, che fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e Associazione nazionale Le Donne del Vino. Qui si è svolto il convegno “L’uso efficiente dell’acqua in viticoltura in Alto Piemonte, stato dell’arte e spunti tecnico-giuridici”, proposta dall’Unione dei Giuristi delle vite e del vino, in collaborazione con L’Accademia dell’agricoltura di Torino, le Donne del Vino e l’Organizzazione interprofessionale per la comunicazione in enologia. Tra gli intervenuti l’avvocato Ana Sartorio (vicedelegata Donne del vino epr il Nord Piemonte), il professor Marco Devecchi (presidente dell’Accademia dell’agricoltura di Torino); Marco Protopapa, assessore regionale all’agricoltura, che ha portato il salute; il professor Vincenzo Gerbi (presidente Oicce); l’avvocato Diego Saluzzo (presidente Ugivi). Federico Spanna (Regione Piemonte) ha tracciato un Quadro dell’evoluzione agrometeorologica e degli effetti del cambiamento climatico. Delle normative dell’uso dell’acqua in viticoltura ha parlato l’avvocato Alessandro Pire, ricercatore nell’Università di Genova. Il disciplinare del Boca e dei vini dell’Alto Piemonte è stato trattato dall’avocato Mirella DeMartis. Poi la tavola rotonda moderata da Vincenzo Gerbi, con Vittorino Novello, Andrea Fontana, Gabriele Busso, Massimo Bellocchia, Paolo Cerruti, Andrea Manachino. Nella seconda sessione, presieduta da Laura Norese, sono intervenuti Alberto Cugnetto, Andrea Pitacco, Alberto Caudana, Paolo Cumino, Gianpiero Tribocco. Nella tavola rotonda su innovazione tecnologica in viticoltura, moderata da Diego Saluzzo, sono intervenuti Mirella De Martis, Francesca Poggio, Paola Lanzavecchia.Boca

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