Nasce il colosso Banco Popolare-BPM. Mauro: nessuno sarà licenziato

Nasce il colosso Banco Popolare-BPM. Mauro: nessuno sarà licenziato

Sabato 15 ottobre a Verona si terrà l’assemblea dei soci per approvare il progetto di fusione tra Banco Popolare e BPM (Banca Popolare di Milano). Operazione che darà luogo alla nascita al terzo gruppo bancario italiano, con sede legale a Milano, sefde amministrativa a Verona. E a Verona, Lodi, Novara e Bergamo, saranno ubicate le strutture divertice delle rispettive Divisioni territoriali, a Milano la struttura divertice della Banca beneficiaria dello scorporo.

Il nuovo Gruppo servirà oltre 4 milioni di clienti con 2500 filiali, con un totale attivo di 171 miliardi di euro; raccolta diretta pari a 120 miliardi a fronte di impieghi per 113 miliardi; raccolta indiretta 105 miliardi. Complessivamente i dipendenti saranno 25 mila. In merito ai livelli occupazionali il progetto prevede anche un piano di uscite volontarie concordato con i sindacati e riguardante 1800 risorse. Sugli esuberi interviene il direttore della Divisione Banca Popolare di Novara, Alberto Mauro: <Come ha già ribadito in più di una circostanza l’amministratore delegato del Banco Popolare Pierfrancesco Saviotti, la voce licenziamenti non fa parte del vocabolario Banco Popolare. Quindi posso ancora una volta ribadire che non ci saranno interventi traumatici sul eprsonale. non faremo nulla che non sia concordato con i sindacati, come sempre avvenuto in questi anni sotto la guida di Saviotti. Una linea, questa, che è stata ribadita anche da Castagna, ad della Banca Popolare di Milano, nel corso dell’ultimo incontro congiunto. Il piano, come annunciato, prevede l’acesso di 1800 risorse al Fondo di solidarietà con adesione volontaria, in accordo con i sindacati>.

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