Martelli: Viticoltori e consumatori più garantiti con il testo Unico del vino

Martelli: Viticoltori e consumatori più garantiti con il testo Unico del vino

Testo Unico del Vino, svolta epocale nel mondo dell’enologia italiana. Abbiamo chiesto a Giuseppe Martelli, presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero Politiche Agricole, che cosa cambia per i produttori.

“Il Testo Unico, entrato in vigore il 12 gennaio 2017, contiene diverse novità per i vini Dop e Igp, alcune già applicabili, per altre bisognerà attendere i relativi decreti che dovranno essere emanati entro febbraio 2018”.

I viticoltori chiedono da tempo meno burocrazia. Il Testo viene incontro a queste sollecitazioni?

“Tra le novità più importanti ricordo che i 10 anni necessari pe il passaggio da Doc a Docg sono ridotti a 7. Sono anche snellite le procedure operative pe i vini Dop di nicchia. Sarà più facile, prima era praticamente impossibile, abrogare una denominazione che non viene rivendicata per tre campagne consecutive”.

Come funzionerà il sistema dei controlli?

“I vini a denominazione d’origine saranno controllati sulla base del cosiddetto risk analysis, mentre gli esami organolettici rimarranno sistemici per quelle Doc che hanno una produzione annuale certificata siperiore a 10 mila ettolitri. Sotto tale quantitativo saranno effettuati a campione. I controlli analitici e organolettici rimangono obbligatori per tutti i vini a Docg”.

Tracciabilità. Parola sulla bocca di tutti, ma in realtà quali garanzie per il consumatore?

“Il controllo e la tracciabilità potranno avvenire anche attraverso l’apposizione di un codice alfanumerico in etichetta al fine di rendere possibile l’identificazione di ciascuna bottiglia immessa al consumo in ogni parte del mondo. Il periodo vendemmiale e quello delle fermentazioni vengono unificati su tutto il territorio nazionale e fissati dal 1° agosto al 31 dicembre di ogni anno. La fermentazione e la rifermentazione dei vini Dop e Igp è consentita anche fuori dal periodo vendemmiale purché detta possibilità sia prevista dal relativo disciplinare di produzione. La nuova normativa esclude qualsiasi riferimemto geografico nell’abbigliaggio dei vini comuni, in modo da non equivocare con quelli a Indicazione geografica tipica. Ancora, per i vini Dop e Igp etichettati con due o più varietà, d’ora in poi esse possono essere menzionate solo se presenti in percentuali non inferiori al 15%”.

Che cosa cambia sotto il profilo istituzionale?

“Il Testo Unico porta a 19 il numero dei componenti il Comitato nazionale vini con l’inserimento di in esperto designato dall’Ordine nazionale dei dottori agronomi. Inoltre l’incarico di membro effettivo del Comitato diventa incompatibile con incarichi dirigenziali o di responsabilità svolti presso organismi di certificazione o altre organizzazioni aventi analoghe competenze. Non sono piccole cose. Le variazioni sopra sintetizzate possono portare a cambiamenti di forte impatto sia in termini operativi che istituzionali”.

 

martelli

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