“Le hanno viste arrivare” e occupano ruoli di rilievo

di Gianfranco Quaglia

“Non ci hanno viste arrivare”. La citazione tratta dal libro della femminista americana Lisa Levenstein è diventata famosa anche in Italia e riguarda l’affermazione delle donne in politica, e non solo.

Ma c’è un settore dove “le hanno viste arrivare” per meriti sul campo, anzi in campagna. Stiamo parlando di agricoltura. E parlano i numeri: nel nostro Paese sono più di 200 mila le imprese agricole condotte da donne, numerose le under 35, che rappresentano circa un terzo del totale. Nel Sud si concentrano quasi 22 imprese su 100, nel Centro-Nord 11,7. Un’altra considerazione che emerge dal report pubblicato da Global Perspectives&Solutions: le aziende agricole femminili hanno sopportato meglio gli effetti derivanti dalla pandemia e il 28% ha aumentato il proprio fatturato rispetto al 20% di quelle condotte da uomini.

Altre cifre. Dall’ultimo censimento Istat emerge che le donne occupate in agricoltura sono 823.000, il 30 per cento del totale. In crescita anche la loro presenza nei ruoli manageriali, il 31,7% rispetto al 30,7% del 2010. Netta è la presenza femminile nelle attività connesse, soprattutto negli agriturismi (35%) e nelle fattorie didattiche (40,8). Le imprenditrici (meglio di “agricoltrici”) si contraddistinguono anche per l’alto tasso di scolarizzazione: due su tre sono laureate e svolgono attività innovative, come l’agricoltura di precisione (utilizzo dele rilevazioni aeree via satellite, con i droni, le etichette parlanti). Questa nuova fotografia dell’agricoltura del Terzo Millennio è trasversale all’appartenenza ai tre principali sindacati agricoli: Confagricoltura, Coldiretti, Cia. Ciascuna delle tre organizzazioni vanta una presenza significativa e tutte e tre hanno segmenti dedicati al ruolo della donna. Un ruolo che affonda le radici addirittura nella preistoria, con un impegno che è via via aumentato nei secoli, sino a diventare determinante: basti pensare ai due conflitti mondiali. In quei periodi, gli uomini al fonte, le attività rurali furono in capo alla presenza femminile, anche dal punto di vista della conduzione amministrativa delle aziende.

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