Lago Maggiore ai minimi, in pianura torna lo spettro siccità

Lago Maggiore ai minimi, in pianura torna lo spettro siccità

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In inverno è la stagione in cui storicamente i laghi non dovrebbero avere problemi di magra, eppure il lago Maggiore è già più basso della media. Dopo il 2022, l’anno critico della siccità, che ha fatto registrare diversi record negativi, l’inizio del 2023 non sembra essere migliore. Questo desta molta preoccupazione nel mondo agricolo dell’intera Pianura Padana, tra gli operatori turistici e nei dirigenti della Navigazione Lago Maggiore. Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Verbano Cusio Ossola, ha espresso le sue preoccupazioni. Nonostante le leggere piogge degli ultimi giorni, l’idrometro ufficiale registra un’altezza di meno 5 centimetri sotto lo 0 idrometrico e una settimana fa registrava addirittura -16,5 centimetri. Si tratta di livelli molto bassi per la stagione che, in sostanza, si traducono in un’altezza del lago che è di quasi un metro in meno rispetto alla media. Il record assoluto del periodo è di meno 57,5 centimetri registrato nel 1947, il massimo di più 150,5 nel 1955. La media del periodo dovrebbe assestarsi attorno a 84,9 centimetri. Il che vuol dire che in questo periodo il lago è sotto precisamente di 90 centimetri sui livelli consueti. Proprio per questo calo la Navigazione Laghi ha dovuto abbassare a 100 quintali la portata del traghetto tra Intra e Laveno: con un peso superiore infatti è difficile per le motonavi attraccare in sicurezza. Generalmente la riduzione della portata dei traghetti avviene nella stagione calda e non a gennaio, ma purtroppo il lago è già basso ora. D’altronde l’autunno non è stato certo piovoso, dato che qualche precipitazione c’è stata, ma il 2022 si è chiuso un po’ come era iniziato, confermandosi secco e caldo. La speranza è che le prossime settimane e mesi portino precipitazioni più abbondanti, anche nevose sulle montagne, in modo da permettere di creare una scorta idrica per l’estate, quando l’agricoltura chiederà sempre più acqua per poter irrigare i campi della Pianura Padana e le spiagge sui laghi saranno affollate di turisti.

Nella foto: diga della Miorina a Sesto Calende (VR), che regola di deflussi dal Lago Maggiore al Ticino

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