Impariamo dalle api per diventare tutti uguali e diversi

di Gianfranco Quaglia

Tutte uguali e diverse. Ma chi? Le api. Laboriose, indispensabili all’equilibrio dell’ambiente, necessarie per produrre uno degli alimenti più antichi e consumati, il miele. Quante volte ci siamo detti: la società dovrebbe imparare da loro. Già, anche sotto il profilo dell’inclusione. Perché <<Le api, tutte uguali, tutte diverse>> è anche il titolo di un lavoro svolto dai bambini della scuola d’infanzia di un centro della Valle di Susa, Almese, guidati dalle insegnanti Nella Gentile e Anna Salvatore. Cinque anni, una spiccata vocazione alla creatività e all’entusiasmo, sublimati dall’aiuto di un animatore digitale che ha trasformato il loro racconto in un cortometraggio. Segnalato e scelto per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza del Presidente della Repubblica. Un chiaro messaggio, un esempio per abbattere barriere e pregiudizi in una società sempre più multietnica e spesso riottosa ad aprirsi alla diversità.

Le api dei bambini della Valle di Susa sono andate in trasferta sul Lago Maggiore, all’istituto Giovanni XXIII dove la dirigente scolastica Gabriella Rech, con il coordinamento scientifico di Gabriella Colla, referente handicap Novara, ha avuto l’idea di realizzare un percorso formativo sulle abilità della disabilità, coinvolgendo gli allievi della scuola media. La vita dell’alveare ha rappresentato un momento del “puzzle” di stimoli proposti a ragazze e ragazzi, alcuni con disabilità, a conferma di una scuola senza remore né barriere ideologiche. Così lo sguardo ha spaziato sino al Burkina Faso, il terzo paese più povero del mondo, con un racconto dal vivo di Marcello Valli, che si spende per superare quelle estreme condizioni di vita escludenti e difficili nei confronti di chi nasce disabile. Al contrario, proprio ad Arona, la grande motivazione di Renato Pocaterra, in prima linea con una figlia straordinaria.  Ancora: l’integrazione dell’handicap nel mondo del lavoro, con il ristorante Primavera di Meina, una bella storia raccontata da Tineke Eweraarts, presidente dell’Associazione Genitori Bambini Down di Arona.

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