Francese, riconfermato presidente Industrie risiere: “Siamo a un passo dalla Cina”

Francese, riconfermato presidente Industrie risiere: “Siamo a un passo dalla Cina”

La visita di Xi Jinping in Italia e i possibili acordi sulal via della Seta aperta da Pechino potranno sbloccare i lucchetti che sin qui hanno impoedito al riso Made in italy di essere esportato in Cina?

Alla domanda Mario Francese, appena riconfermato per la terza volta alla guida di Airi (Associazione Industrie Risiere Italiane) e ad Euricom, risponde così: “Tutto ciò che doveva essere fatto soto il profilo tecnico è avenutio, or si aspetta soltanto la firma del protocollo. Non poenso possa avenire durante la visita del prxesidente cinese in italia, certo sarebbe una bella immagine pe il ministro Gian Marco Centinaio, oltretutto pavese, accrescerebe la propria immagine pubblica”.

Mario Francese è stato rieletto dall’assemblea delle industrie, che ha confermato alla vicepresidenza anche Giovanni Vignola, titolare dell’omonima riseria di Balzola (Alessandria). Francese, dal 1994 amministratore delegato di Euricom e dal 1998 di Curti, membro del consiglio direttivo di FERM, la Federazione che a Bruxelles rappresenta tutti gli industriali risieri europei, ha svolto la propria relazione passando in rassegna molte delle problematiche affrontate da AIRI nell’ultimo biennio, non mancando di proiettarle sui possibili sviluppi futuri del settore.

AIRI associa 31 industrie italiane che rappresentano oltre l’80% del riso prodotto in Italia.

“Innanzitutto – ha detto Francese – va evidenziato il successo raggiunto con l’applicazione da parte della Commissione UE dei dazi all’importazione da Cambogia e Myanmar, obiettivo che AIRI si era prefisso sin dal 2013 e che crea i presupposti per uno sviluppo della risicoltura comunitaria. L’obiettivo è stato raggiunto anche grazie ai soci Riso Scotti, Riso Viazzo e Curti che hanno aperto i propri libri contabili agli ispettori della Commissione europea e all’incarico che l’Entre Nazionale Risi ha affidato a uno studio legale di Bruxelles. La misura è solo transitoria e occorre lavorare alla modifica del regolamento di base per consentire un’applicazione automatica della salvaguardia ricorrendo un aumento di importazioni. Stiamo monitorando tutti gli altri regimi preferenziali che agevolano le importazioni e i negoziati in corso, in particolare Mercosur, dove si è convertita parte dell’offerta della Commissione in riso semigreggio e non lavorato, e su quelli in prospettiva, India, Australia, Thailandia. Conseguenze oggi non prevedibili al nostro settore dipenderanno anche dalle modalità di attuazione della Brexit. Così come siamo molto attenti agli sviluppi politici delle prossime elezioni europee”.

AIRI – ha sottolineato il presidente – dovrà poi interrogarsi presto sulle eventuali modifiche dell’aiuto accoppiato per la prossima campagna e sulle ipotesi di riforma della PAC dal 2021.

Infine uno sguardo all’iminente nuova stagione. Lo scorso dicembre il Consiglio AIRI ha dedicato molta attenzione alla individuazione delle aspettative dell’industria per le prossime semine che – secondo le prime stime dell’Ente Nazional Risi – non sembra siano state sufficientemente recepite dai risicoltori. “L’auspicio – ha agiunto – è che i risicoltori, nel periodo che li separa dalle semine, comprendano che l’aumento dei consumi nel nostro Paese e nella Unione Europea renderebbe necessario l’aumento della disponibilità di materia prima”.

La seconda parte della relazione è stata dedicata agli aspetti relativi alla salubrità dell’alimento, con le crescenti attenzioni che dovranno essere riservate da tutta la filiera, a cominciare dagli agricoltori, per le contaminazioni da fitofarmaci, metalli pesanti, allergeni, ecc. Sul tavolo anche la tendenza della Commissione a non concedere periodi adeguati per lo smaltimento delle scorte quando i limiti massimi di residuo vengono rivisti al ribasso, problematica questa che rischia di dover distruggere il risone che, ottenuto lecitamente, non potesse essere commercializzato ad almeno tre anni dal raccolto.

L’assemblea ha infine trattato i temi della promozione al consumo, auspicando che l’Ente Nazionale Risi possa attingere agli specifici fondi comunitari.

 

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