Ferrero prima al mondo per reputazione, modello di agroindustria made in

di Gianfranco Quaglia

Ciò che conta, prima ancora del reale, è il percepito. E il percepito in Europa, America, Asia e Australia, è che la Ferrero, colosso dolciario di Alba, si conferma prima azienda italiana al mondo per reputazione e prima assoluta nel settore food. Non è soltanto un “sentiment” che deriva dal successo planetario della Nutella, ma il giudizio espresso da Reputation Institute, leader mondiale nella misurazione e gestione della reputazione aziendale, che ha divulgato l’annuale “Global RepTrak 100”. La multinazionale made in Piemonte, con forte radicamento sul territorio, si posiziona al 17esimo posto nel ranking mondiale globale, seguita dalle italiane Barilla (23esima), Armani Group (28esima), Pirelli (32esima). I parametri presi in considerazione dalla classifica riguardano prodotti e servizi, innovazione, ambiente di lavoro, governance, responsabilità sociale e ambientale, leadership e performance. Inutile sottolineare che la Ferrero possiede tutte queste caratteristiche e conferma che la qualità, prima di tutto, è la vera chiave del successo, come ha dichiarato in proposito l’ad del gruppo, Giovanni Ferrero. Lo sanno bene i quattromila dipendenti ad Alba, dove reale e percepito si fondono nei prodotti che escono dall’azienda e sono sublimati da brand indiscussi, come appunto è Nutella. Una realtà che coinvolge tutto il territorio, con le aziende agricole impegnate e produrre nocciole e latte. Un esempio di integrazione agroalimentare fra i più avanzati d’Italia, dove si dimostra che settore primario e industria quando interagiscono alimentano un circolo virtuoso capace di generare occupazione, reddito, economia territoriale e sociale. Un glocal invidiato da molti altri settori agricoli, in crisi di identità e assediati dall’importazione, tanto da mettere a rischio il futuro. Primo fra tutti, e in Piemonte, il riso. Tanto da spingere un esponente del comparto a esclamare: da noi manca un Ferrero del riso che sappia coniugare, come è avvenuto per il settore dolciario, agricoltura e industria.

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