Ferrara in Senato: attivare la clausola di salvaguardia per il riso

Ferrara in Senato: attivare la clausola di salvaguardia per il riso

L’urgenza di applicazione della clausola di salvaguardia per difendere il riso italiano dalle importazioni, uno dei punti fermi richeisti a Bruxelles dai ministri Martina e Calenda, è stata ribadita anche a Palazzo Madama, con una mozione presentata della senatrice Elena Ferrara (Pd), di Oleggio (NO), a prima firma della collega Maria Teresa Bertuzzi. “Il comparto risicolo italiano sta attraversando una crisi strutturale e di sistema su cui è fondamentale che l’Italia rafforzi le proprie azioni nelle sedi istituzionali europee, per tutelare un settore messo a dura prova dalle condizioni inique del mercato internazionale. In riferimento alle importazioni dai Paesi in via di sviluppo – spiega Ferrara – da tempo abbiamo chiesto al governo di attivare la clausola di salvaguardia prevista dall’articolo 22 del regolamento (UE) n. 978/2012, per il ripristino dei dazi doganali verso i Paesi meno avanzati. Quando parliamo di riso italiano ci confrontiamo con innovazione, ricerca, tradizione. L’Italia è infatti il principale produttore europeo di riso con un fatturato annuo di un miliardo di euro, 4.265 aziende risicole, 100 industrie risiere ad alta specializzazione. Le peculiarità della filiera le permettono di differenziarsi dalle filiere risicole del resto del mondo. Eccellenze – prosegue – che chiediamo al governo di tutelare, rafforzando le azioni intraprese nelle sedi europee competenti, dove si gioca la partita più importante: dare strumenti di supporto alle aziende, regole al mercato ma anche percorsi per formare utenti consapevoli, in grado di scegliere la qualità. Oggi l’Italia deve rappresentare un esempio da seguire per l’Europa intera, nella convinzione che la sfida per garantire trasparenza ai cittadini-consumatori sia una delle chiavi fondamentali dello sviluppo agricolo e agroalimentare italiano”.salussola

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