Dialogo con il vino, l’arte di bere di Padovani

Si fa presto a dire beviamoci un bicchiere. Nel Terzo Millennio il vino è diventato un simbolo di piacere, non più un nutrimento essenziale. Ce lo ricorda Gigi Padovani, noto giornalista diventato famoso per il suo <<Mondo Nutella>>, mito italiano, questa volta nell'<<Arte di bere il vino – e vivere felici>>, nuovo libro uscito per i tipi di Centuria edizioni. Dall’approccio alla bottiglia alla somministrazione sino alla degustazione, passando attraverso i molteplici step che fanno dell’accostamento al vino, appunto, un’arte.

La ritualità fa parte di un viaggio che comincia dall’iniziazione e non termina neppure con il consumo, perché c’è sempre un post, le sensazioni che ti lascia dentro, non solo fisiche, anche empatiche. Così il capitolo <<Bere e non bere con mindfulness>>, cioè con la consapevolezza, descrive molto bene questo stato d’animo. Ma, prima, un occhio d’attenzione va rivolto anche all’arte di stappare, a quel <<plop>> che, nel togliere il tappo, offre una sensazione di felicità e festa. E poi all’etichetta, alle forme del vetro, alla giusta temperatura. E da non dimenticare gli accostamenticon il cibo, che Padovani definisce <<dialoghi>>.

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