Ci sfamerà Soldato Nero e dimenticheremo che è una mosca

di Gianfranco Quaglia

Ci salverà «Black Soldier Fly». Non è il protagonista di un film fantasy, il guerriero volante della notte, ma la «Mosca soldato», un insetto che il Piemonte ha deciso di allevare in migliaia, forse milioni di esemplari, guardando a un futuro prossimo venturo, che ci metterà di fronte a un dilemma nell’arco di un trentennio: come soddisfare le esigenze di cibo, considerando che il crescendo della popolazione porterà a 9 miliardi gli abitanti del Pianeta. Il problema riguarderà tutti: c’è fame di cibo, ma parlare di insetti e di mosche, in un momento come questo attraversato da notizie negative che ci arrivano dal Sudamerica (il virus Zika causato dalle punture di zanzare) sembrerebbe fuori luogo. Invece la Regione Piemonte ci crede e sta lanciando l’allevamento degli insetti, come fanno già altri Paesi europei per reperire nuove forme di alimenti proteici, riciclando scarti agroindustriali. «Black Soldier Fly» risponde a queste esigenze: si ciba di scarti organici, trasformandosi – una volta macinato – in farina proteica, per ora usata in Europa solo come mangime per animali. Il progetto, realizzato in collaborazione con Università di Torino, Cnr e Ipla (l’istituto che si occupa delle piante) prevede anche l’allevamento del Bomyx mori, cioè il baco da seta. L’assessore regionale Ferrero: «Vogliamo guardare al futuro recuperando la tradizione agricola e tessile. L’allevamento del baco potrebbe diventare un tassello per il rilancio della produzione di seta. Non mi nascondo che occorre combattere un certo pregiudizio culturale, che coinvolgeva anche me. Ma lo studio mi ha aperto gli occhi. In fondo da tempo mangiamo il formaggio con le larve, le mele con i bachi, i gamberetti. E i polli ruspanti nell’aia si cibano sicuramente di larve e mosche, Mangimi creati usando gli insetti potrebbero cibare i nostri polli, realizzando così una filiera corta». D’altronde l’entomofagia (parola scientifica che stride un po’ con le nostre abitudini) aveva fatto la sua comparsa già a Expo 2015, dove un piatto di cavallette è assurto a cibo per gourmet.

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