Bruma, parte il monitoraggio del brusone in risaia

Bruma, parte il monitoraggio del brusone in risaia

Riparte Bruma, il monitoraggio della presenza di spore di Pyricularia orizae, il fungo conosciuto anche come “brusone”, nelle risaie piemontesi. Anche quest’anno l’Ente Nazionale Risi coordinerà il progetto promosso da un gruppo di enti piemontesi nelle province di Novara e Vercelli.

Durante un recente incontro, Simone Silvestri, coordinatore del progetto, ha esposto i risultati 2017 e le attività che si svolgeranno quest’anno. Dal confronto scaturito in seguito è emerso l’interesse per un’iniziativa che riesce a fornire un immediato ed utile aiuto alle aziende risicole e ai tecnici che le seguono per posizionare al meglio i trattamenti fungicidi seguendo le indicazioni sulla sostenibilità del PSR regionale.

«In un periodo di crisi della redditività per la risicoltura, i trattamenti eseguiti al massimo della loro efficacia potenziale consentono anche un vantaggio economico» ha osservato Silvestri. Al termine della presentazione, il ricercatore ha invitato i tecnici presenti a collaborare con il team segnalando possibili focolai di malattia: un invito esteso anche ai tecnici della provincia di Alessandria e Biella dove al momento non son ancora state attivate captaspore. Federico Spanna, responsabile del settore di agrometereologia della Regione Piemonte e responsabile scientifico del progetto, ha auspicato che “Bruma” possa coprire totalmente la Regione, coinvolgendo tutte le istituzioni. Le attività di controllo inizieranno dal 18 giugno.

Come ogni anno, sarà diffuso un bollettino che è possibile consultare sul sito dell’Ente Nazionale Risi (www.enterisi.it)e su quello della Fondazione Agraria Novarese (fan.novara@libero.it), presieduta da Giulia Baldrighi. I bolletini saranno diffusi anche da regione e Provincia di Novara.

La segnalazione potrà arrivare anche attraverso sms (tutti i risicoltori che intendono usufruire del servizio del bollettino brusone direttamente sul cellulare e non sono già iscritti al servizio SMS devono richiedere il servizio a s.silvestri@enterisi.it od al numero 3667782826). Inoltre il bollettino sarà pubblicato anche su Agromagazine. www.agromagazine.it

Il monitoraggio è volto ad individuare dove e quando si verificano le condizioni che aumentano il rischio di infezione da brusone, attraverso una rete di captaspore che misura la presenza di spore di Pyricularia oryzae nell’aria. Il fungo provoca il “brusone fogliare” (a fine giugno-luglio) ed il “mal del collo” (agosto). La comparsa e la diffusione delle infezioni sono fenomeni di non semplice previsione, essendo variamente correlabili a: inoculo infettivo aereo; condizioni meteorologiche; resistenza varietale; caratteristiche pedologiche e territoriali; pratiche agronomiche. Grazie ad un team di esperti in grado di affrontare questa problematica con un approccio metodologico integrato sarà possibile offrire un adeguato ed affidabile supporto decisionale a tecnici e risicoltori per la protezione del riso dalla malattia. Questo grazie ad indicazioni che vanno a guidare il risicoltore nello scegliere il momento più idoneo per lo svolgimento dei trattamenti fungicidi.

Ente Nazionale Risi, oltre a far parte e coordinare il pool di esperti responsabili della stesura del bollettino, realizza campi sentinella seminati con varietà a diverso grado di suscettibilità al brusone tipiche del territorio novarese e vercellese. Questi campi, localizzati nel raggio d’azione dei 6 captaspore (ma ad una distanza tale da non influenzarne le misurazioni), consistono in appezzamenti in cui non vengono eseguiti i normali trattamenti fungicidi. Ogni 3 giorni, i tecnici dell’Ente svolgeranno rilievi approfonditi nei campi sentinella per individuare e quantificare le eventuali manifestazioni di sintomi della malattia. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala, saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore ottenuti dall’analisi al microscopio dei nastri del captaspore ed all’indice di rischio potenziale d’infezione ottenuto dalla simulazione del modello. Questi tre parametri concorrono a quantificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino.

Il bollettino consiste in valori di rischio infezione da brusone suddivisi per zona di rilevamento da 0 a 3 e le postazioni di monitoraggio sono Olcenengo (VC), San Giacomo Vercellese (VC), Trino Vercellese (VC), Terdobbiate (NO), Nibbia (NO), Cameriano (NO). I bollettini saranno emessi dal 18 giugno al 10 agosto ogni lunedì e giovedì; l’ultimo bollettino sarà emesso il 17 agosto.

Giovedì 20 la presentazione ufficiale del progetto con un incontro tecnico di apertura nella sala riunioni della Fondazione Agraria novarese, corso Vercelli 120, Novara, ore 20. Parteciperanno Arysta LifeScience, Bayer CropScience, DowDuPont, Sumitomo Chemical, Syngenta Itralia, Upl Italia. A seguire light buffet con panissa.

bruma

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