Black&Rice, e la risaia prese forma e anima (photogallery)

Black&Rice, e la risaia prese forma e anima (photogallery)

di Gianfranco Quaglia

Mostra_003La vita del riso raccontata in Black&Rice, dall’obiettivo del fotografo Andrea de Gennaro di Paderno Dugnano (Milano), che si è calato in risaia seguendo lo svolgersi delle stagioni. Scegliendo il nero e il bianco, quest’ultimo il colore del fine-corsa del riso tradizionale che arriva in tavola prima di essere scorticato, preparato, confezionato, se si escludonio levarietà pigmentate, come il Venere, il Nerone e l’Ermes.

De Gennaro ama andare al cuore dei soggetti da riprendere e per questo ha bussato a molte aziende agricole, per cercarne una che gli aprisse la porta, anzi l’anima. L’ha trovata alla Fornace di Vespolate (Novara), dove Fabrizio Rizzotti con il figlio Luca coltiva Artiglio, Carnaroli, Razza 77 e a sua volta preferisce definirsi “risicultore”, perché produrre riso non è soltanto businness, ma storia, amore per il territorio, trasmissioni di valori: cultura, appunto.

Ed è nata una simbiosi tra fotografo e agricoltore, sfociata in una galleria fotografica che racconta l’evolversi della risaia attraverso la stagionalità: nelle immagini c’è il rapporto diretto dell’uomo con la vita dei campi, non più legato a una visione bucolica, ma proiettato al futuro, evoluto e al tempo stesso conservatore della sostenibilità, l’obiettivo indicato dall’agricoltura europea.

Qui il set è semplice: da una parte l’occhio di Andrea, fotografo e regista esigente, dall’altra Fabrizio che non recita ma è interprete del suo lavoro quotidiano. Ed eccolo il risicoltore fissato nei momenti della giornata, sul trattore nell’atto preparatorio del terreno, in campo mentre sparge le sementi oppure durante il trapianto delle pianticelle. Protagonista è sempre lui, Sua Maestà il Riso, seminato, racolto, in riseria. A riposo, quando la risaia invernale assume connotazioni magiche e sfumate.

 

You must be logged in to post a comment Login