Avvisi ai naviganti: variazioni colturali, aggiornate le banche dati catastali

Avvisi ai naviganti: variazioni colturali, aggiornate le banche dati catastali

di Paolo Guttardi

Variazioni colturali dei terreni, aggiornate le banche dati catastali

L’agenzia delle Entrate per il Piemonte informa che è disponibile in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 302 del 30 dicembre 2015) l’elenco dei Comuni per i quali è stato completato l’aggiornamento catastale sulle particelle di terreno che, nel corso del 2015, hanno subito variazioni colturali.Chi effettua una variazione della qualità di coltura “catastale” praticata su un terreno (esempio da bosco a seminativo) ha l’obbligo, infatti, di dichiarare all’Agenzia delle Entrate tale variazione. Poichè questo adempimento non sempre veniva effettuato correttamente, è stato deciso di ricorrere in automatico ai dati contenuti nel Fascicolo del produttore e valido ai fini della Pac.

Contestualmente alla presentazione della richiesta per l’erogazione dei contributi agricoli, sono infatti fornite anche le informazioni censuarie necessarie per l’aggiornamento delle banche dati catastali. In tal caso, l’aggiornamento è effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, sulla base degli elenchi che l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) predispone a partire dalle dichiarazioni dei contribuenti contenute nel Fascicolo del produttore e che trasmette all’Agenzia delle Entrate.

Riduzione dei contributi antinfortunistici

Con il Decreto direttoriale del Ministero del lavoro del 30 settembre 2015 è stata individuata la misura della riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Per l’anno 2016 la riduzione è stata fissata nella misura del 16,61% dei premi e contributi. La riduzione della contribuzione antinfortunistica opera su tutte le tipologie di premi e contributi, compresi quelli della Gestione Agricoltura. Per quanto riguarda l’applicazione della riduzione alle aziende agricole, si ricorda inoltre che la riduzione si cumula alle altre riduzioni e/o agevolazioni già previste dalla normativa vigente ad altro titolo per lo specifico settore agricolo (ad es. le agevolazioni contributive per zone montane e svantaggiate) e si applica al contributo assicurativo dovuto, al netto di tutti gli altri “sconti” ed agevolazioni. Per le lavorazioni iniziate da oltre un biennio, l’accesso al beneficio da parte dei soggetti in possesso dei requisiti non richiede la presentazione di alcuna istanza, mentre per le lavorazioni iniziate da meno di un biennio, l’accesso al beneficio richiede da parte delle aziende interessate la presentazione di apposita istanza.

Mud, approvato il modello per i rifiuti

Con la pubblicazione del DPCM 21 dicembre 2015 (G.U. n. 300 del 28/12/2015) recante “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2016”, è stato confermato il modello MUD del 2015, ovvero quello allegato al DPCM 17 dicembre 2014.

Confagricoltura ricorda che, sino alla piena operatività di SISTRI, di cui è stata disposta la proroga al 31 dicembre 2016, le dichiarazioni MUD devono essere presentate entro il 30 aprile 2016 con riferimento ai rifiuti prodotti nell’anno 2015. I soggetti interessati alla comunicazione MUD sono i soggetti di cui ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 189 del D.Lgs 152/2006 nella versione antecedente alle modifiche introdotte dal D.Lgs 3 dicembre 2010, n 205, ovvero per il settore agricolo le imprese che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a euro 8.000,00, salvo che dette imprese non conferiscano al servizio pubblico di raccolta competente per territorio tramite apposita convenzione. In quest’ultimo caso la comunicazione MUD viene effettuata dal gestore del servizio pubblico medesimo.

Il MUD viene presentato per ogni unità locale dell’impresa soggetta all’obbligo; il dichiarante deve compilare e presentare, oltre alla Sezione Anagrafica, solo le sezioni inerenti la propria attività. E’ inoltre possibile adempiere all’obbligo di presentazione del MUD tramite la “Comunicazione rifiuti semplificata” qualora nell’unità locale non siano stati prodotti più di 7 rifiuti e, per ogni rifiuto, non siano stati utilizzati più di tre trasportatori e tre destinatari finali.

 

 

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