Avvisi ai naviganti: quote latte, 30 milioni di euro da pagare

Avvisi ai naviganti: quote latte, 30 milioni di euro da pagare

di Paolo Guttardi

 

Quote latte, gli ultimi conteggi: 30 milioni di euro

Con un suo comunicato, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA)ha reso noto  l’esito della campagna produttiva 2014-2015 che ha portato ad un esubero, rispetto alla quota nazionale, di 107.093 tonnellate che equivale ad un prelievo supplementare che l’Italia dovrà versare alla UE di circa 30 milioni di euro. Il comunicato precisa che gli esuberi individuali, invece, ammontano a 730.512 tonnellate per i quali sono stati versati o previste fideiussioni per circa 130 milioni di euro.

Entro il 31 luglio 2015, quindi, AGEA provvederà a comunicare l’entità dei prelievi imputabili ai singoli allevatori e le restituzioni secondo i nuovi criteri di compensazione stabiliti dal Decreto Legge n. 51/2015 convertito in legge, con le relative modifiche, il 2 luglio 2015.

 

Arriva il Codice dei Contratti di lavoro

Sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2015 (serie generale n. 144, supplemento ordinario n. 34), è  stato pubblicato il decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81, recante la Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni. Il decreto è stato emanato in attuazione dell’arrt. 1, c. 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (meglio nota come Jobs Act), e si propone di riordinare e rivedere le tipologie contrattuali flessibili con l’obiettivo di sostenere forme di lavoro a tempo indeterminato e rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occuazione. Il decreto – in vigore dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione e, dunque, dal 25 giugno 2015, salvo previsioni specifiche per le quali sono previste particolari decorrenze – è un provvedimento piuttosto complesso e voluminoso, composto di 57 corposi articoli, che cerca di raccogliere in un solo testo le numerose disposizioni che regolano le forme contrattuali diverse dal rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato (cosiddetti contratti flessibili), attualmente disseminate in svariati provvedimenti legislativi. Non a caso è detto anche “codice dei contratti”, in ragione del dichiarato intento di contenere in una sorta di testo unico la disciplina delle forme contrattuali flessibili, abrogando contestualmente le leggi speciali previgenti in cui le disposizioni riordinate erano contenute.

 

La Vigna di Leonardo

Sta avendo un successo crescente la Vigna di Leonardo, situata nel Parco della Casa degli Atellani, in Corso Magenta 65 a Milano. I turisti che vanno a vedere il Cenacolo, nella prospiciente chiesa di Santa Maria delle Grazie, non mancano poi di visitare la Casa e di assaggiare, nella caffetteria, le specialità alimentari proposte dalle aziende di Confagricoltura. Molti secoli fa, nel ‘500, Leonardo ricevette in regalo la Vigna da Ludovico il Moro. Oggi è stata ripiantata e con uno studio di agro-archeologia è stato riscoperto il vitigno originario.

 

Agevolazioni fiscali sotto la lente

Le agevolazioni fiscali di cui gode l’agricoltura verranno poste sotto osservazioni e monitorate. Il provvedimento che lo prevede è in corso di predisposizione da parte del Governo, che si avvarrà, per la successiva stesura del rapporto, di una commissione di esperti ministeriali, con il contributo degli Ordini professionali e delle Organizzazioni agricole. Appare evidente che l’obiettivo è di una loro rimodulazione. Intanto le organizzazioni agricole fanno quadrato: la tassazione catastale in agricoltura non si tocca.

 

Arriva il PAI

Con il nuovo PSR della riforma PAC arriva il PAI. Sembra un gioco di parole, un tempo c’era il Piano Verde, si capiva cos’era e tutto finiva lì. Ora le sigle si complicano e il PAI è il Piano Assicurativo Individuale che le aziende agricole devono compilare dal Sian, sulla base da un lato delle informazioni contenute nel Fascicolo aziendale e dall’altro delle scelte assicurative (polizze individuali o certificati assicurativi legati alle polizze collettive dei Condifesa) che l’agricoltore ha già fatto. Sperando che i dati coincidano. Le regole sono stabilite nella circolare AGEA Coordinamento del 2 luglio scorso.

 

 

 

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