Avvisi ai naviganti: Piemonte anticipa i tempi per il Psr

Avvisi ai naviganti: Piemonte anticipa i tempi per il Psr

di Paolo Guttardi

Domande di preadesione per il PSR piemontese

La Regione Piemonte anticipa i tempi per applicare il PSR 2014-2020. Dopo l’approvazione formale del programma da parte della Commissione europea, avvenuta lo scorso 28 ottobre, alla fine del mese di novembre è prevista la riunione del Comitato di Sorveglianza che dovrà decidere, tra l’altro, i punteggi ed i criteri di priorità per la formazione delle graduatorie delle domande che verranno presentate; premessa essenziale per poter aprire i Bandi. Tuttavia, con riferimento alle azioni della Misura agro-climatico-ambientale, se questi verrano emanati nella prossima primavera si rischia di perdere ancora un altro anno, considerato che molti degli interventi previsti (distribuzione compost e matrici organiche, minima lavorazione, semina su sodo, sovescio di erbai) possono essere effettuate solo in questi mesi, e quindi prima della presentazione delle domande. Per ovviare a questo problema, l’Assessorato agricoltura della Regione Piemonte, su sollecitazione di Confagricoltura, sta predisponendo delle domande di preadesione e di comunicazione all’Ente controllore dell’avvio delle operazioni in campo. Le domande di preadesione e di comunicazione preventiva, precisa l’Assessorato, non costituisce condizione necessaria per l’accesso ai Bandi.

Corsi di degustazione per il riso

Anche il riso avrà i suoi esperti degustatori, come per le etichette più blasonate di vino, che analizzeranno e spiegheranno gli aromi, i sentori, le consistenze e gli aspetti più segreti dei chicchi di riso. Einfatti ai nastri di partenza il primo Corso Professionalizzante di Analisi Sensoriale applicata al riso. Il corso si svolgerà in due moduli, il corso di base nei giorni di sabato 21 e domenica 22 novembre, mentre il modulo specifico, applicato al riso, con lezioni pratiche e degustazioni, si terrà sabato 12 dicembre. La sede del corso è a Borgovercelli, presso la NovAlberghiera. Per maggiori informazioni: info@acquaverderiso.it

In etichetta lo stabilimento di produzione o confezionamento

Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 6 novembre scorso, ha approvato, in via definitiva, a seguito del parere favorevole espresso dalla Conferenza Stato-Regioni, riunita in apposita “sessione europea”, il disegno di legge recante la delega al Governo per il recepimento delle direttive Europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2015. Il disegno di legge, trasmesso alle Camere dove inizierà l’iter parlamentare, delega il Governo ad adeguare la normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei tra i quali il Regolamento (UE) 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e direttiva (UE) 91/2011 sulle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare. Norme obbligatorie in materia di etichettatura di origine sono attualmente previste in diversi settori quali miele, ortofrutticoli, pesce (esclusi i prodotti a base di pesce quali preparazioni e conserve di pesce), carni bovine e prodotti a base di carni bovine, olio d’oliva, vino, uova, carni ovine, suine e di pollame. Secondo quanto affermato dal Ministro Martina, il Governo proporrà la reintroduzione dell’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione o confezionamento, non più prevista dal Regolamento (UE) 1169/2011.

Si interverrà, dunque, sulla direttiva 91/2011, legata al regolamento generale sulla sicurezza alimentare 178/02, motivando la reintroduzione dell’obbligo per tutelare la sicurezza alimentare. Tale modalità d’intervento potrebbe, inoltre, essere utilizzata anche per modificare direttamente il Regolamento 178/02, in corso di revisione, ed estendere l’obbligo a tutta l’Unione Europea.

Iniziato il periodo di divieto spandimento reflui

Con l’inizio della fase autunnale si riepilogano i divieti per lo spandimento dei reflui zootecnici vigenti nella regione Piemonte e in attuazione del Regolamento 10 R. Zona non vulnerabile da nitrati: Palabili: nessun divieto; Non palabili: dal 1° dicembre al 31 gennaio.

Zona vulnerabile da nitrati: L’applicazione al terreno degli effluenti zootecnici e delle acque reflue di cui al presente regolamento, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici è vietata nella stagione autunno-invernale, ed in particolare nei seguenti periodi minimi:

  1. 90 giorni (a partire dal 15 novembre) per i concimi azotati e gli ammendanti organici, per i letami e i materiali ad essi assimilati, fatti salvi: il letame con contenuto di sostanza secca pari o superiore al 20 per cento ed assenza di percolati, utilizzato sui prati permanenti o avvicendati, per cui il divieto si applica nel periodo 15 dicembre-15 gennaio;

  2. l’ammendante compostato con tenore di azoto totale inferiore al 2,5 per cento sul secco, di cui non oltre il 15 per cento come azoto ammoniacale, per cui il divieto si applica nel periodo 15 dicembre-15 gennaio;  le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65 per cento, per cui il divieto si applica dal 1° novembre alla fine di febbraio;

  3. 120 giorni (a partire dal 1° novembre) per i liquami, i materiali ad essi assimilati e per le acque reflue, fatto salvo il liquame distribuito su terreni dotati di copertura vegetale (prati, pascoli, cereali vernini, erbai autunno-invernali, colture arboree inerbite, cover-crops) oppure su terreni con residui colturali ed in preparazione di una semina primaverile anticipata, per il quale il divieto si applica nel periodo 15 novembre -15 febbraio.fotoavvisi

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