Avvisi ai naviganti: certificazione antimafia, un pasticcio

Avvisi ai naviganti: certificazione antimafia, un pasticcio

di Paolo Guttardi

Il rebus dell’antimafia

Anche gli addetti ai lavori hanno compreso il pasticcio della certificazione antimafia, necessaria per accedere a tutti i pagamenti della politica agricola comune, dalla Pac al PSR collegati al possesso dei terreni. Fino al 19 novembre scorso questo documento, che viene rilasciato dalla Prefettura su richiesta dell’Organismo pagatore, era necessario per i pagamenti superiori a 150 mila euro, e, in Piemonte, erano interessate circa 200 aziende agricole, prevalentemente risicole. Ora, con l’estensione universale, si è passati a circa 39 mila. Da qui la presentazione di due distinti emendamenti, uno al decreto fiscale e l’altro alla legge di bilancio, che avrebbero fissato due limiti, al di sopra dei quali scatta l’adempimento. Il primo, di 5000 euro, entrerebbe in vigore dal 1 gennaio 2019, ed il secondo, di 25 mila euro, è di applicazione immediata ed al quale sarebbero interessate, sempre in Piemonte, quasi 4 mila aziende.

CUN se ne parla ancora

Ritornano le CUN (Commissioni Uniche Nazionali) che dovrebbero definire, per ogni singolo prodotto agricolo, le tendenze di mercato e le indicazioni per il prezzo, in sostituzione dei rilievi “post” fatti dalle Commissioni prezzi delle Borse Merci. Un progetto previsto dal Ministero delle Politiche agricole e che, nel caso del riso, aveva fatto insorgere le categorie interessate, mediatori in testa. Che il sistema sia comunque obsoleto e che occorra arrivare ad una maggior trasparenza delle contrattazioni, lo prova il progetto presentato a suo tempo da Confagricoltura Vercelli, di istituire la registrazione informatica dei contratti conclusi su un server della BMT, in modo da avere effettivamente la statistica delle vendite effettuate e dei prezzi praticati.

Titoli pac, ecco il Testo Unico

La complessa normativa che regolamenta il traferimento dei Titoli pac da un agricoltore all’altro ha trovato finalmente un Testo unico consolidato, in sostituzione delle diverse e numerose circolari che si sono succedute nel tempo, da quando questi “oggetti”, immateriali, ma dall’indubbio valore patrimoniale, sono entrati nel “portafoglio” degli agricoltori. Il titolo pac, infatti, se abbinato ad un terreno ammissibile, è il mezzo per accedere agli aiuti comunitari. Così AGEA Coordinamento ha definito nella sua circolare n. 89117 del 21/11/2017, tutte le possibili casistiche di trasferimento, le regole ed i vincoli e la documentazione necessaria.

 

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