Avvisi ai naviganti: arriva il PPFA, finisce la favola di Heidi e Peter

Avvisi ai naviganti: arriva il PPFA, finisce la favola di Heidi e Peter

di Paolo Guttardi

Anche per Heidi c’e il PPFA

La montagna è un ambiente fortemente idealizzato nell’immaginario collettivo per la dimensione umana e la cultura tradizionale. Ma adesso l’idillio è finito. Sono arrivati i controlli dell’ASL e quelli della Pac sugli alpeggi con la conta dei capi e le misurazioni dei prati con il satellite. Ora arriva anche il PPFA (Piano Pastorale Foraggero Aziendale) da compilarsi rigorosamente in pdfce da trasmettere alla Regione firmato digitalmente. Insomma, per Heidi e Peter (il suo amico pastorello) è finita la tranquillità

Domande Pac in affanno

È sempre critica la situazione per la presentazione delle domande Pac entro il termine di scadenza, già prorogato al 15 giorni. La procedura per la compilazione delle consistenze territoriali e soprattutto del Piano Colturale Grafico non è ancora stabile, con frequenti interruzioni ed anomalie informatiche: ciò non consente la validazione dei fascicoli e la predisposizione delle domande. E se si tornasse alle vecchie mappe catastali colorate con i pennarelli ?

Il coadiuvante, questo sconosciuto

Ha suscitato stupore l’Ordinanza della Corte di Cassazione n. 11979 del 12 maggio 2017, secondo la quale il coadiuvante in agricoltura non sarebbe un coltivatore diretto, e quindi non potrebbe accedere al trattamento agevolativo in materia di ICI/IMU. Confagricoltura ha immediatamente contestato tale affermazione, essendo pacifico il principio in base al quale l’apporto lavorativo diretto e costante del coadiuvante nella conduzione del terreno, nel contesto dell’impresa familiare (laddove dimostrato e/o dimostrabile) implica che lo stesso sia coltivatore diretto.

Assicurazione agevolata: un sistema in crisi ?

Per l’assicurazione agevolata il 2017 sarà il momento della verità. Molte aziende, specie quelle di piccole dimensioni, cerealicole e con i terreni in diversi comuni hanno preferito non aderire alla Misura 17.1 del PSRN. L’allarme è stato lanciato dai Condifesa piemontesi. Le lungaggini burocratiche ed i ritardi nell’erogazione dei contributi promessi (siamo ancora fermi al 2015) fanno preferire la copertura assicurativa “fai da te”.

Dall’altro lato anche i Condifesa, che hanno anticipato i pagamenti dei premi alle Compagnie per conto dei propri soci, sono stanchi di fare da banca ed accollarsi centinaia di migliaia di euro di interessi passivi. L’ultima perla è poi la promessa del Governo di venire incontro alle aziende agricoke danneggiate dalle gelate del mese scorso con gli interventi compensativi ex-post. Un ritorno al passato ?fotoavvisi

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