Alto Piemonte-Gran Monferrato, tappa alla “Piemontina”

Alto Piemonte-Gran Monferrato, tappa alla “Piemontina”

ludmilla2ludmilla1Città europea del vino 2024-Alto Piemonte Gran Monferrato. Le tappe di avvicinamento di un anno che si annuncia ricco di iniziative, dopo l’avvenuto riconoscimento europeo, hanno portato la “squadra” nell’azienda vinicola “La Piemontina”, sulle colline in Val Maresca, trs Sizzano e Ghemme. Una giornata di presentazione, condotta da Marco Graziano, giornalista di Mediaset e regista, molto legato al territorio. “La Piemontina” è una nuova realtà rralizzata da pochi anni: un complesso di circa 20 mila metri quadrati, in fase di ampliamento (presto un resort e una piscina). La proprietà fa riferimento a Ludvilla Bodorva, di origini russe, che ha creduto in auesta iniziativa alla quale partecipa anche Paolo Rovellotti, il noto viticoltore di Ghemme.

Sono intervenuti Davide Temporelli sindaco di Ghemme Comune capofila del progetto; Mario Arosio presidente del Comitato Promotore. Hanno preso parte parte l’Assessore regionale alla Cultura e Turismo Vittoria Poggio, l’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e l’Assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, il Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica, sarà presentato il focus su Osservatorio Turismo del Vino a cura di Roberta Gabrielli, Responsabile marketing e processi aziendali di Nomisma. Assente per problemi di salute, ma presente con un messaggio, Stefano Vercelloni, vicepresidente Assocaizzione Nazionale Città del Vino e coordinatore del Piemonte, che ha fortement voluto questo riconoscimento.
I Comuni Città del Vino di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco si possono fregiare del titolo di “Città Europea del Vino” per tutto il 2024.
Ha vinto il concetto di promozione di un territorio attraverso non un semplice progetto, ma grazie a un vero e proprio “progetto strategico” e, soprattutto, alla volontà di fare rete, ognuno per le proprie competenze, diversità e peculiarità.
Da questo riconoscimento dipende una gran parte della futura crescita economica dei territori coinvolti che possono finalmente ambire alla definitiva consacrazione di meta turistica internazionale di assoluto valore.
Il significativo impulso che deriverà dal turismo del vino farà da traino alla scoperta di un luogo che offre “vera esperienza”, oggi promessa imprescindibile da fare a chi viaggia alla ricerca di territori ricchi di storia, tradizione, enogastronomia, mobilità green, cultura e qualità della vita.

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