“L’uso irriguo della risorsa idrica è assolutamente prioritario rispetto alla produzione di energia idroelettrica”. Così Ettore Fanfani, commissario straordinario di Est Sesia, intervenendo a Pavia al convegno “Il futuro del riso inizia con l’acqua. Agricoltura e cambiamento climatico: strategie per uno sviluppo sostenibile”, organizzato da Coldiretti Pavia. Un confronto al quale hano partecipato, come relatori, Silvia Garavaglia (presidente di Coldiretti PV), Gianfranco Comincioli (presidente Coldiretti Lombardia), Massimo Gargano (direttore generale Anbi), Graziano Rossi (Università di Pavia), Andrea Giuliacci (meteorologo), Alessandro Beduschi (assessore agricoltura Regione Lombardia), Alessandro Rota (presidente Villoresi), Ettore Prandini (presidente nazionale Coldiretti).
Fanfani ha tagliato corto rispondendo anche alle polemiche innescate da alcune notizie diffuse nelle scorse settimane. Ha precisato: ““In merito alla Centrale Elettrica Cavour, sollevata da alcune voci e alcuni media nel corso degli ultimi giorni in maniera poco approfondita, ci tengo a chiarire in modo chiaro la nostra posizione: l’uso irriguo è assolutamente prioritario. Ovviamente, affinché possa essere veramente prioritario dobbiamo avere la possibilità di poter gestire un futuro impianto in modo diretto.
Rivolgendosi a un pubblico composto da stakeholder e aziende agricole tutti operanti nelle terre del riso, Fanfani ha evocato un’immagine precisa, quella di un territorio disegnato dalle risaie, con le loro caratteristiche uniche nel definire un paesaggio e nel dargli una identità: “Nei territori del riso si produce contemporaneamente paesaggio, ambiente, ecologia e idrologia. Il riso è l’artefice principale di questo paesaggio: un cibo straordinario, dietro al quale c’è l’acqua, l’ambiente e soprattutto l’idrologia. In questo senso, abbiamo parlato dei laghetti che dovrebbero conservare e preservare l’acqua in un territorio particolarmente minacciato dalla crisi climatica in atto. Sappiamo infatti che piove con maggiore intensità rispetto al passato, in periodi più concentrati. Il trattenimento dell’acqua è quindi il grande tema da affrontare. Le colture del riso sono un modo naturale e ambientalmente compatibile per accumulare l’acqua già oggi, proseguendo una tradizione, quella della coltivazione del riso, che in questo territorio straordinario va avanti da più di 500 anni”.
Riferendosi alle sfide del cambiamento climatico e alle norme che si tanno adottando a livello regionale, statale ed Europeo, Fanfani ha proseguito: “Dobbiamo assolutamente adattarci a un mondo che cambia, ma dobbiamo far capire a chi vuol portare via l’acqua da questi territori, invece di fare un favore all’ambiente, fanno il contrario. Questi territori, infatti, costituiscono un ambiente che favorisce la biodiversità. Norme come il deflusso ecologico, pensate per tutelare l’ambiente, rischiano, se applicate in modo indiscriminato, di perseguire l’effetto opposto. Da parte nostra, dobbiamo migliorare i nostri comportamenti, e migliorare la distribuzione dell’acqua, riducendo le perdite. Est Sesia sta facendo dei lavori che daranno vantaggi concreti anche e soprattutto al territorio Pavese. Stiamo lavorando proprio per cercare di aiutare i territori sfavoriti dalla geografia e dall’idrologia del nostro territorio. In questo senso, ha concluso Ettore Fanfani, dobbiamo anche migliorare la regolazione dei laghi. Bastano cinque centimetri in più del nostro Lago Maggiore per avere a disposizione una risorsa che ci vorrebbero decine e decine di laghetti e di cave per stoccare”.
Nella foto: Massimo Gargano (direttore Anbi) eEttore Fanfani, commissario Est Sesia


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