Un “ragno” tecnologico bombarderà le zanzare

Un “ragno” tecnologico bombarderà le zanzare

drone2Arriva dal cielo il killer antagonista delle zanzare. Il drone che potrebbe sconfiggere la “popolazione” di insetti è pronto, basta dare il vbia. Non saranno il ronzio e la dimensione a metterli in fuga, ma il Bacillus Thuringiensis, il larvicida biologico specifico contro le larve di zanzara, classifciato come presidio medico chirurgico e non come porodotto fitosanitario. Il drone sarà il mezzo utilizzato per “bombardare” il nemico fastidioso che partre dalle risaie e si propaga ai paesi e alle città.

Il progetto parte dal Monferrato Casalese, a presentarlo l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, è rafforzato da un ordine del giorno preparato dall’assessorato con i tecnici Federico Spanna, Igor Boni, sottoscritto dai consiglieri regionali Domenico Ravetti e Luca Rossi. L’incontro si è svolto all’Istituto agrario Luparia di San Martino di Rosignano, a cura dell’istituto stesso, dirigente Nicoletta Berrone, e del Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc, che ha organizzato il coordinamento, presidente Andrea Desana. Il drone è stato realizzato da due ingegneri, Roberto Grassi di Bosch Italia e Antonio Carlin del Politecnico di Torino.

L’ordine del giorno presentato in Consiglio Regionale sottiolinea come fino al 2014 i trattamenti delle risaie venivano effettuati con gli elicotteri o gli aerei, sino a interessare 40 mila ettari nelle vicinanze dei maggiori centri urbani; ma che il costo era ormai diventato insostenibile. Lo stesso ordine del giorno riguarda la richiesta di deroga all’utilizzo sperimentale dei droni per la distribuzione in risaia del bacillus. Questo il testo: “Il Consiglio regionale, impegna la Giunta regionale a chiedere al Ministero dell Salute la deroga dell’utilizzo sperimentale di droni per la distribuzione in risaia, in pieno campo, del Bacillus Thringiensis var. israelensis, su superficie circoscritta e predefinita, attuando tutte le prescrizioni previste dal parere tecnico-scientifico di Francia e Italia, redatto in fase di autorizzazione del prodotto biocida, evidenziando che tali attività sperimentali, come dimostrato in ambiente protetto, non avranno effetti di deriva significativi in virtù di un’altezza di volo non superiore ai tre metri di quota e alla realizzazione dell sperimentazioni in assenza di vento”.

Andrea Desana: “L’incontro di Rosignano rappresenta il primo concreto risultato per consentire l’uso migliorativo dei droni nella lotta alle zanzare e per i trattamenti anticrittogamici sul vigneto”.

 

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