TTIP, pericolo all’orizzonte per il riso italiano

TTIP, pericolo all’orizzonte per il riso italiano

Non si arresta il flusso di riso straniero (soprattutto dal Sudest asiatico) che ogni giorno arriva nell’Ue, mettendo in difficoltà la produzione europea e in particolare quella italiana. In questa fase di mercato i consumi, anche quelli domestici, stanno trascinando le vendite, ma a medio-lungo termine c’è il rischio che la concorrenza straniera metta in difficoltà il settore. Nei primi tre mesi della campagna 2015-2016 è stato evidenziato un incremento di 12.700 tonnellate (+24%) delle importazioni di riso lavorato dalla Cambogia, nonostante gli operatori cambogiani avessero rassicurato la delegazione della Commissione europea circa il fatto di non voler incrementare i flussi di esportazione verso l’Ue, in occasione di un incontro tenutosi nella primavera 2015. Dati e considerazioni emergono dalla relazione su «Evoluzione e prospettive di mercato» che l’Ente Nazionale Risi ha presentato al Ministero delle Politiche Agricole. Anche le importazioni di riso lavorato dal Myanmar sono cresciute di 2300 tonnellate (+22%) nonostante l’export del Myanmar sia rimasto bloccato da inizio agosto a fine settembre.

Insomma, un trend che sembra non avere fine e che si ripercuote sui risicoltori europei e sulle industrie di trasformazione. Un altro campanello d’allarme – sottolinea sempre la relazione – arriva dal negoziato con gli Usa denominato TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partenrship). «Parrebbe – dice la nota – (ma non ci sono ancora fonti ufficiali a confermarlo) che ci sarebbe la volontà di sottoscrivere un accordo per permettere l’ingresso nell’Unione europea di un quantitativo illimitato di riso semigreggio a dazio zero. Se ciò corrispondesse al vero e si dovesse concretizzare, si preannuncia già un nuovo periodo di estrema preoccupazione perché si ricorda che fino al 2006 (anno in cui la Commissione europea ha adottato provvedimenti d’urgenza per contrastare il fenomeno dell’import di risocontaminato dal riso Ogm) gli Usa erano i maggiori esportatori di riso verso l’Ue percalifornia volumi importanti e con pagamento del dazio».

 

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