Tremila anni di vino italiano in Giappone: Martelli brinda con il Ghemme

Tremila anni di vino italiano in Giappone: Martelli brinda con il Ghemme

Una settimana dedicata ai vini italiani in Giappone, dove si stanno sempre più affermando, collocandosi al terzo posto dopo francia e Cile per quelli fermi e dopo Francia e Spagna per glio spumanti. Il Giappone per le bottiglie made in Italy è il sesto mercato, preceduto da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Svizzera e Canada. Per consolidare e accrescere il trend l’Ambasciata d’Italiae l’Ice (Istituto per il commercio estero) hanno organizzato la rassegna <Tremila anni di vino italiano> che ha Tokyo ha riunito buyer, opinion leader, improtatori e igornalisti provenienti da ogni parte del Giappone. L’evento è stato aperto al Meguro Gajoen Hotel dal primo consigliere dell’ambasciata d’Italia, Pierluigi Trombetta. Ed è toccato a Giuseppe Martelli, presidente del Comitato vini del Minsitero Politiche Agricole, illustrare gli alti livelli delle nostcre produzioni enologioche legandole alla storia e alla cultura dei diversi territori. A questo proposito Martelli, novarese, ha voluto brindare ai sucessi del vino italiano con il vino della sua txerra, il Ghemme, di cui quest’anno si celebrano i primi vent’anni di Docg,. Per l’occasione ha inviato a Tokyo le tre bottiglie vincitrici dell’edizione 2015 del concorso enologico Calice d’oro organizzato dalla Camera di Commercio di Novara, che ha regalato all’addetto commerciale dell’ambasciata, Trombetta, e al head of the trade promotion office, Aristide Martellini.

Giuseppe Martelli, giunto alla sua duecentesima conferenza nel mondo, ha ricordato che l’Italia è il primo paese produttore del pianeta: il 20% del vino mondiale e il 30% di quello europeo parlano infatti italiano. Per quanto riguarda il Giappone, <è un mercato più da costruire che da conquistare – ha spiegato Martellini – visto che il consumo è ancora piuttosto contenuto: i giapponesi sono consumatori di birra, mentre il vino è ancora considerato una bevanda per particolari occasioni. In Giappone il 54% del consumo riguarda i rossi, il 37% il bianco e il 9% quello rosato>.

(Nella foto: Aristide Martellini, Giuseppe Martelli, Pierluigi Trombetta)

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